L’acquisto di una casa può diventare ancora più conveniente se il prestito serve a finanziare queste spese. Di cosa si sta parlando
La crisi esplosa oramai più di un anno fa ha avuto soltanto il suo inizio nel settore dell’energia, poi si è rapidamente convertita nell’ennesima (grave) crisi economica. Sebbene il sistema di un Paese ne abbia pesantemente risentito, sono stati i cittadini più svantaggiati ad aver accusato il colpo peggiore. La degenerazione dei termini della crisi proviene dalla deriva dell’inflazione.
Il fattore inflazionistico è apparso come misuratore della crescita del PIL subito dopo la ripresa seguita all’emergenza sanitaria da Covid-19, dopodiché la crescita non ha che incrementato una corsa inarrestabile ai danni del costo della vita. In Europa, essa ha causato l’ascesa dei tassi di interesse sul costo del denaro e degli scambi, la quale – in effetti – rappresenta la pesante azione di contrasto della Banca Centrale Europea.
L’aumento dei tassi di interesse avvenuto lo scorso autunno ha innescato un effetto domino nel crollo delle richieste di mutuo, dato l’azzeramento di qualsiasi convenienza dei finanziamenti sia a tasso fisso sia a tasso variabile. Di conseguenza, molti acquirenti si sono trasformati in locatari. Nonostante ciò, la rete dei mutui erogata dagli istituti di credito ha retto, grazie anche allo stimolo trasmesso dai bonus statali in merito.
Visto che si scrive nel pieno della presentazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente che ha sottoscritto un mutuo non può ignorare la possibilità di scaricare gli interessi passivi; ciò permette di ottenere uno sconto applicato alle tasse versato l’anno precedente. Tale sconto costituirà il credito d’imposta che un lavoratore dipendente riceverà in busta paga, ed un lavoratore autonomo come un vero e proprio taglio delle tasse da pagare.
Per tale beneficio, l’acquirente dev’essere soltanto una persona fisica, deve avere una sola casa adibita ad abitazione principale, purché non sia un immobile di lusso; inoltre, il trasferimento della residenza deve avvenire entro 18 mesi dalla stipula del contratto. Sul modello 730 può essere segnalato fino ad un limite di 4mila euro di interessi passivi; in tal senso la detrazione prevista risulta pari al 19%. Per ottenere la detrazione, bisogna aver sottoscritto il mutuo entro i 12 mesi precedenti l’acquisto della casa, o altrimenti nei 12 mesi successivi. In caso di contestazione del mutuo, la detrazione spetta all’intestatario del mutuo e al tempo stesso della casa, ed equivale al 50%.