Che ISEE serve per avere Carta Risparmio spesa da 382,50€

Come per tutti i sussidi, anche per ottenere la carta dedicata alla spesa occorre non aver superato questa soglia del reddito familiare. I dettagli

ISEE (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non c’è dubbio che in un simile frangente cosmico come questo che si sta vivendo, si assiste ad un sempre più accentuato allargamento delle forbici sociali. È ineludibile il fatto che nonostante le misure – troppo spesso transitorie, e pochissime di carattere strutturale – messe in piedi dai governi, i cittadini e le famiglie in difficoltà finiscono per esprimere, sul lungo termine – un progressivo aggravamento dello stato di povertà.

Con la sua istituzione nel 2019, il Reddito di Cittadinanza è sorto istituzionalmente per prendere di petto proprio quel processo di impoverimento che è sotto gli occhi di tutti quando si svolge inesorabilmente qualsiasi processo di declino economico. La povertà endemica, assieme al reinserimento sociale, è stata nel mirino dello strumento che ora sta per avviarsi sul viale del tramonto, sostituito da sussidi decisamente più ridimensionati.

Quale reddito non bisogna superare per ottenere la Carta Risparmio spesa da 380€

Carta risparmio spesa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Di fatto, anche quest’ultima crisi economica vede come personaggio principale, sia in ambito europeo, tanto più in quello italiano, l’elemento che può costituire la crescita per un altro volto della medaglia: si sta parlando dell’inflazione. Non a caso, con la chiusura dell’emergenza sanitaria da Covid-19, essa ha sospinto l’ascesa del PIL nazionale, crescendo ovviamente quanto è maturata la ripresa.

Oggigiorno, dopo l’escalation in Ucraina, le conseguenze sul piano energetico, sugli scambi commerciali dei prodotti e delle materie prime, si sono convertite nei drammatici effetti palesatisi nelle tasche dei singoli cittadini, nelle mura di casa, accendendo un allarme di emergenza sussistenza; una dramma aggravato nelle famiglie dalla presenza di figli, con la loro crescita, maturazione e costi di mantenimento.

L’aumento dei prezzi sui beni al consumo, in condizioni meno critiche, ha portato illo tempore alla istituzione della Carta Acquisti erogata da INPS con la collaborazione delle Poste Italiane. Dopo l’accredito bimestrale di 80 euro da destinarsi principalmente alla spesa alimentare, ora il governo Meloni mette in campo la sua carta: la Carta Risparmio Spesa, la quale sarà operativa dal prossimo 1° luglio.

Voluta dal Ministero dell’Agricoltura e dell’Economia, questa Carta costa di un buono spesa una tantum da 382,50 euro, eventualmente rinnovato a ottobre. Possono accedere i titolari di un ISEE non superiore a 15mila euro, e spetta ad un solo componente all’interno di un nucleo familiare; non può essere richiesta altresì da percettori di Naspi, RdC, cassa integrazione, indennità di mobilità, fondi di solidarietà. Le erogazioni saranno a discrezione dei Comuni, in base alle liste dei potenziali beneficiari fornite dall’INPS.

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