L’Italia intera è in stop a causa di uno sciopero che ha interessato sia gli autobus che i treni, ecco le fasce più critiche
Il motivo che si cela dietro questo sciopero è molto semplice ed è stato reso noto, all’interno di una nota, proprio dal sindacato USB che ha tentato in parole povere di spiegare le proprie ragioni anche a tutti gli utenti che si troveranno impossibilitati a muoversi nel corso di questa giornata.
La causa di questa immobilità dei mezzi di trasporto, infatti, è da ricercare nel problema dell’inflazione che ha ormai intaccato qualsiasi aspetto della nostra quotidianità da mesi e con la richiesta dei lavoratori, per tanto, di vedere adattati i propri salari. La richiesta, per tanto, è molto semplice: ovvero un aumento di ben trecento euro mensili.
Ebbene sì, per chi avesse degli importantissimi impegni programmati o anche un agenda fitta di incontri improrogabili, è opportuno in questo caso segnare in rosso una data sul calendario: stiamo parlando proprio del 26 maggio, vale a dire meno di dieci giorni da adesso. Sarà proprio in questa giornata, infatti, che ci troveremo a dover far fronte a un fermo nazionale di praticamente tutti i nostri mezzi di trasporto di cui ci serviamo nel nostro quotidiano: si tratta, insomma, di uno sciopero che metterà semplicemente in ginocchio l’Italia intera.
Per quanto riguarda invece le zone che saranno interessate da questo sciopero invalidante troviamo gran parte dell’Italia e soprattutto le principali città del nostro Paese. Per quanto riguarda la città interessate troviamo quelle di: Torino, Novara, Milano, Brescia, Bolzano, Trento, Vicenza, Trieste, Gorizia, Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Perugia, Basilicata. Le regioni intere invece saranno: la Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Calabria.
Ecco, invece, gli orari in cui non saranno assicurati i servizi a causa dello sciopero: il linea generale per tutte le città interessate il servizio urbano, suburbano e metropolitano si arresterà dalla mezzanotte fino alle sei, successivamente dalle nove alle quattordici e per finire dalle quindici. Il servizio extraurbano e ferroviario, oltre che aereo, invece si arresterà dalle otto alle quattordici e successivamente dalle quindici.