La revisione dell’auto o di una moto è obbligatoria per legge ed è regolamentata dal Codice della Strada: cosa accade a chi non la effettua
Tutti coloro che hanno un veicolo a due o a quattro ruote sanno benissimo che devono sottoporlo a revisione obbligatoria alla naturale scadenza di due anni. La revisione è una infatti procedura di controllo dei veicoli, finalizzata a verificarne le condizioni di sicurezza, il livello di emissioni inquinanti e la rumorosità, che devono risultare conformi agli standard prescritti da normative internazionali e nazionali.
La revisione di un veicolo deve essere fatta per la prima volta, all’immatricolazione della vettura o della moto, dopo quattro anni. Successivamente alla prima, le revisioni successive dovranno essere effettuate ogni due anni. Come detto la revisione è obbligatoria e, alla sua scadenza, deve essere effettuata per evitare rischi e sanzioni.
Il Codice della Strada afferma chiaramente che con la revisione dell’auto scaduta non si può circolare. Questo perché, come detto, la revisione è una procedura di controllo sul veicolo, necessaria per tenerlo in perfetta efficienza e, soprattutto, per avere la certezza che l’auto o la moto sui quali viaggiamo siano sicuri.
Durante la revisione sono controllati i sedili, le ruote, l’impianto frenante e lo sterzo ma anche il funzionamento delle luci, il gas di scarico, l’assenza di corrosione e di eccessivi danni sulla carrozzeria, comandi elettrici e pedaliera. Nel caso in cui il veicolo non passa la revisione allora non potrà circolare.
Il Codice della Strada prevede che nel caso di revisione scaduta il veicolo potrà circolare su strada solo ed esclusivamente per andare a fare la revisione e non per altri motivi. Tutti coloro che violano questa norma andranno incontro a sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 169 euro ad un massimo di 680 euro.
Dunque, ricapitolando, la revisione auto è un obbligo di legge e regolamentato dal Codice della Strada. La prima revisione su di un veicolo va effettuata a distanza di 4 anni dalla sua immatricolazione e poi, successivamente, ogni due anni. Infine, non si può circolare con la revisione scaduta, salvo il giorno stesso della revisione.