Da gennaio 2024 sarà attivo il nuovo Reddito di Cittadinanza, ovvero l’Assegno di Inclusione: quanto si potrà prelevare dalla carta?
Il Reddito di Cittadinanza è destinato a sparire a partire dal 1° gennaio 2024 quando lascerà il posto all’Assegno di Inclusione. La decisione è stata presa dal Consiglio dei Ministri lo scorso 1° maggio con l’approvazione del nuovo Decreto Legge Lavoro. Novità importanti, dunque, a partire dal primo mese dell’anno anche se il RdC è cambiato già a partire dallo scorso gennaio.
Attraverso la Legge di Bilancio 2023, infatti, il governo Meloni aveva già drasticamente modificato la misura introdotta dal governo Conte nel 2019 poiché ritenuta poco idonea e con molte lacune e problemi. Sono molti i percettori del RdC che si chiedono come cambieranno le cose a partire dal 2024 e come cambierà il prelievo in contanti dalla carta.
Nuovo Reddito di Cittadinanza, ci sarà un limite al prelievo?
Il nuovo Reddito di Cittadinanza, ovvero l’Assegno di Inclusione, sarà erogato a partire dal 1° gennaio 2024 ai nuclei familiari con disabili, minori e over 60 a carico. A questi nuclei familiari spetta un assegno mensile di 500 euro all’anno a cui va aggiunto un contributo affitto di 280 euro al mese. Totale annuo di oltre 9 mila euro.
Sono poi previsti aumenti per quanto riguarda i nuclei familiari dove ci sono persone che hanno più di 67 anni o con persone in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza. In questo caso l’Assegno d’Inclusione sarà di 7.560 euro all’anno, ovvero 630 euro al mese. I futuri percettori si chiedono quale sarà il limite di prelievo dalla carta dei soldi relativi all’Assegno d’Inclusione.
Al momento non c’è nessuna novità riguardo i limiti di prelievo mensile che riguarda il nuovo Reddito di Cittadinanza. Sembra che anche nella sua nuova versione il nuovo RdC darà la possibilità di prelevare fino a un massimo di cento euro a persona e di duecento venti per un’intera famiglia.
A cambiare, invece è il periodo di erogazione dell‘AI che sarà erogato per 18 mesi e dopo un mese di stop sarà rinnovato per ulteriori periodi di 12 mesi. Ad essere modificato, infine, nel Dl Lavoro, è la scala di equivalenza sulla quale sono parametrati il requisito reddituale per accedere al sussidio e l’ammontare finale dell’aiuto. La soglia di reddito ammessa o il valore del beneficio sale quanto più è numerosa la famiglia o più critica è la sua situazione.
