Mentre il Reddito di Cittadinanza si inoltra sulla via della cessazione, l’INPS comunica importanti novità circa la cumulabilità con l’Assegno Unico
In questo periodo, il Fisco è in pieno fermento, concentrato com’è sull’apertura relativa alla presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Il consueto valzer degli inoltri è incominciato, come di consueto, con i dichiaranti dalle situazioni reddituali semplificate, che possono scaricare dal sito il modello 730 precompilato dalla stessa Agenzia delle Entrate. Per rettifiche, conferme ed infine inoltro, c’è tempo fino al 31 maggio 2023.
Per gli altri contribuenti, quelli che necessitano di presentare i giustificativi di spesa per concorrere alle opportune detrazioni, il termine ultimo è quello di fine giugno. L’INPS, nel frattempo, è impegnato nella erogazione delle competenze correnti relative alle misure ordinarie quanto quelle straordinarie, oltre agli arretrati prodotti da ritardi nei mesi passati. Fanno eccezione non pochi profili pensionistici, in attesa che termini il ricalcolo dei loro ratei in base alle ultime rivalutazioni ISTAT su base inflazionistica.
RdC, nuovo modulo per ottenere la cumulabilità con l’assegno unico
Fanalino di coda nell’attesa dei percettori INPS vi sono gli utenti delle pensioni minime, incluse quelle degli over 75, portate (al momento, soltanto annunciato) a quasi 600 euro. Di fatto, dall’odierna legge di bilancio, i riflettori stanno illuminando la misura protagonista della scena estiva previdenziale. Il riferimento è al Reddito di Cittadinanza, oramai sul viale del tramonto per il prossimo mese di luglio.
Occorre dirlo, ufficializzazioni permettendo. Quanto programmato, però, prevede che il Reddito in via di esaurimento delle erogazioni sia affiancato dalla nuova MIA, la misura di inclusione attiva, la quale subentrerà definitivamente al suo posto a partire dal 1° gennaio 2024. Al suo interno, la popolazione dei percettori è divisa in due categorie, occupabili e non occupabili; questa distinzione è fondamentale per ricevere l’Assegno di Inclusione o il contributo previsto dal Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Nel mese in corso, però, il Reddito di Cittadinanza è sotto la lente dell’INPS, il quale, al riguardo, comunica fondamentali novità per chi possiede redditi estremamente bassi e al tempo stesso vive con un nucleo familiare a carico; quindi, si tratta della domanda al RdC a suo tempo cumulata con la richiesta dell’Assegno Unico e universale. Nel rinnovo della misura, andrà compilato il nuovo modulo Rdc-Com/AU. Sono tenuti a presentarlo i dichiaranti: con figli dai 18 ai 20 anni; di cui il richiedente ISEE non corrisponde al genitore; sono genitori lavoratori e hanno diritto alla maggiorazione; un solo genitore è dichiarante della DSU dell’ISEE; almeno un componente del nucleo ha ricevuto nel 2021 un ANF, in presenza di figli minori. L’aggiornamento prevede che una volta presentato, non andrà ricompilato per ricevere l’integrazione all’AUU.