Come ottenere l’importo spettante per il rimborso 730 ai precari scuola, quale può essere una modalità utile
Con la dichiarazione dei redditi precompilata ormai scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate e la seguente possibilità di inviare immediatamente il modello, qualora non vi siano modifiche da apportare, si è aprte la stagione delle dichiarazioni reddituali. Il modello 730 può essere utilizzato da varie categorie di contribuenti dai pensionati e lavoratori dipendenti ai soci di cooperative di produzione e lavoro.
Lo possono presentare altre categorie dalle persone impegnate in lavori socialmente utili, al personale della scuola con contratto a tempo determinato, con contratto che dura almeno da settembre 2022 a giugno del 2023. Successivamente questi lavoratori possono richiedere la Naspi, che sarà erogata dall’Inps. Ma chi devono indicare come sostituto d’imposta per ottenere il rimboso Irpef in anticipo?
Rimborso 730 come avere soldi in anticipo con Naspi
In effetti per i precari della scuola c’è un modo per ottenere i soldi del rimborso Irpef in anticipo, magari fin dal mese di luglio. Infatti l’Agenzia delle Entrate autorizza NoiPa a versare il rimborso, ma occorre inserire come sostituto d’imposta DAG-DSII. Questo è il Dipartimento del Ministero dell’Economia e delle Finanza che gestisce il portale NoiPa.
Inserendolo come sostituto d’imposta i precari della scuola che ne hanno diritto possono ottenere il conguaglio fiscale a credito con l’emissione speciale già nel mese diluglio del 2023. Se il modello 730 viene presentato successivamente a giugno non si perde questo diritto, ma l’erogazione avverrà alla prima finestra utile.
I supplenti con contratto in scadenza a giugno 2023 che accedono alla Naspi, possono inserire l’Inps come sostituo d’imposta ma in tal modo i tempi si rallentano, essendo le lavorazioneìi dell’Inps (che eroga la Naspi) più lente. I tempi di DAG-DSII sono più brevi, infatti i rimborsi sonono erogati in 2 rate mensili, la prima emissione ordinaria e la seconda speciale, mano a mano che l’Agenzia delle Entrate invia le autorizzazioni al pagamento.
L’errore da non fare è inserire come sostituto d’imposta la scuola: gli istituti scolastici non hanno la facoltà di versare i rimborsi Irpef e così facendo il rimborso non può essere effettuato. Quindi controllare e segnalare questo a chi si occupa del 730 in modo da accelerare i tempi.
