Quali sono le prestazioni e bonus previsti per la prole che vengono erogate dall’Inps? Una rapida carrellata
La questione della denatalità nel Paese è molto sentita nell’opinione pubblica e nell’ambiente politico. Le risposte date dagli studiosi sulla costante diminuzione del numero dei figli puntano su cause culturali, economiche e sociali. Ma è complicato individuare delle precise motivazioni nel trend attuale che comunque coinvolge, pur in misura diversa, tutto il continente europeo e non solo.
In Italia la diminuzione del numero delle nascite ormai non fa più notizia e corrisponde ad un invecchiamento della popolazione con le conseguenze in termini produttivi e previdenziali che ne derivano. Il calo coinvolge anche i nuclei familiari di origine straniera, la cui presenza non inverte la tendenza al calo della natalità.
Il dibattito sulla denatalità investe anche l’attuale governo molto impegnato su questo fronte, con misure che dovrebbero servire ad invertire la rotta. In realtà la contrazione dei redditi, le difficoltà nel mondo lavorativo per le donne e le madri in particolare, il costo sempre più alto di servizi e prodotti per l’infanzia di certo non aiutano a rendere più semplice la scelta della genitorialità.
Ma probabilemnte anche fattori culturali e comportamentali contano nelle scelte individuali e di coppia orientate al raggiungimento di obiettivi personali piuttosto che familiari. Quindi una cultura tradizionale nella quale la famiglia è importante, ma che ormai non corrisponde più alle spinte individualistiche contemporanee, che unite dalle difficoltà nel lavoro, dove la maternità è vista ancora come un ostacolo, e da un sistema di welfare insoddisfacente (solo da poco è stato concesso il congedo parentale di un mese all’80% dello stipendio), forse spiegano la situazione.
Attualmente le possibilità di aiuti economici alle famiglie con prole, mediante interventi erogati dall’Inps, sono l’Assegno unico per tutte le famiglie con figli versato sulla base dell’Isee e della composizione del nucleo familiare; il bonus asilo nido per i bambini sotto i 3 anni frequentanti asili nido o con assistenza domiciliare se affetti da gravi patologie; la carta Acquisti destinata alle famiglie con prole sotto i 3 anni e con forte disagio economico (Isee inferiore a 7.640,18 euro); il contributo di 150 euro per genitori monoreddito e famiglie monoparentali con figli disabili almeno al 60 per cento.