Parliamo oggi del divorzio e scopriamo cosa succede e a chi va il favore del giudice quando si verifica un tradimento: ecco a chi
Separarsi o, addirittura, divorziare non è mai una pratica piacevole e facile da gestire: anzi, è proprio in questi momenti che, nonostante le più che rosee e ottimistiche intenzioni, spesso e volentieri si vengono a creare i principali e maggiori attriti tra due ex coniugi.
Proprio per questo motivo, la maggior parte delle coppie decide di affidarsi a un giudice per poter gestire proprio tutta la pratica di divorzio.
Ebbene sì, solitamente siamo abituati a pensare che quando ci troviamo nel bel mezzo di un procedimento per separazione o per divorzio, l’equità sia la parola chiave: proprio per questo motivo, d’altronde, si decide di rivolgersi a un giudice invece di gestire e soprattutto organizzare la bipartizione dei beni e delle spese personalmente tra i coniugi. La figura di un supervisore competente, per tanto, da la possibilità di gestire una separazione tra due ex partner in modo equo e soprattutto coerente secondo quelle che sono le giuste divisioni.
Certo, non è un dubbio né un mistero che affidarsi a un giudice abbia dei costi più onerosi e importanti rispetto a una separazione gestire personalmente tra i due partner o avvenuta unicamente mediante il comune (e per tanto senza avvalersi anche di appositi avvocati che possano occuparsi delle trattative in questione), ma non c’è dubbio che ricopra un ruolo molto importante. Egli, infatti, deve sottostare a delle regole molto importanti per quanto riguarda la gestione degli oneri e delle responsabilità all’interno di una pratica di separazione.
In particolare, quello che molto spesso ci si chiede è in base a cosa nello specifico un giudice compia le proprie scelte e soprattutto come faccia a propendere verso un coniuge piuttosto che un altro. Ebbene, secondo quanto stabilito dalla legge, durante un atto di separazione il giudice attribuisce la colpa e dunque la responsabilità della fine dell’unione in questione al coniuge dei due che è venuto meno ai propri doveri stabiliti dal matrimonio. Per tanto, qualora si sia verificato un tradimento, sarà proprio verso la parte lesa che propenderanno i favori.