Il nuovo RdC è sempre più ufficiale, ma quanto potrebbe riuscire a prendere una persona single adesso? Scopriamolo
Continuano, insistenti e ormai inarrestabili, i dubbi e soprattutto le perplessità in merito alla nuova modalità del Reddito di Cittadinanza a cui dovremo ben presto abituarci. Come ben sapete, d’altronde, e come sicuramente avrete avuto modo di leggere, questo aiuto economico che è entrato nelle nostre vite per la prima volta nel lontano 2019 è ormai destinato a subire un’importante e soprattutto decisa rivoluzione secondo quelli che, per l’appunto, sono gli obiettivi del nuovo Governo Meloni.
Sin da quando il nuovo anno ha avuto inizio, infatti, il nuovo governo ha avuto come obiettivo principale quello di ridurre le schiere dei percettori fino ad arrivare a una totale abolizione del Reddito di Cittadinanza entro il 2024. Dopo tanto tergiversare, sembra che adesso si stia finalmente giungendo a qualcosa di definitivo con la scissione in ben due fasce dell’RdC e con l’esclusione dei cosiddetti occupabili entro il nuovo anno. Ma quale sarà, in tutti questi cambiamenti, il destino dei single e quanto potrebbero arrivare a percepire? Per scoprirlo non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Innanzitutto, come prima cosa, facciamo un piccolo passo indietro e riassumiamo quali sono i principali cambiamenti a cui dovremo far fronte nei prossimi mesi e previsti all’interno del nuovo Reddito di Cittadinanza. Andremo, infatti, incontro a una esclusione prima parziale e poi definitiva degli occupabili (dai diciotto ai cinquantanove anni) che si vedranno ridurre sia le mensilità che gli importi stabiliti. A poter invece godere del sussidio saranno, invece, le famiglie fragili (con dunque minori, disabili od over sessanta) e coloro che versano in gravi condizioni economiche.
Ma in che posizione si situano, a questo punto e davanti a tutti questi cambiamenti, i single e soprattutto quanto potranno aspirare di ottenere? Ebbene, tra i numerosi cambiamenti del Reddito di Cittadinanza non possiamo certo escludere l’inclusione dei nuclei monocomponente, vale a dire formati da una sola persona. Per poter però rientrare tra coloro che potranno beneficiare del sussidio bisogna rispettare alcuni requisiti come quello di cittadinanza e di reddito, oltre che anagrafici (avere almeno sessant’anni).
Nel caso in cui una persona single rispetti i requisiti sopra indicati, dunque, bisogna avere anche e soprattutto un ISEE che non supera i 9.360 euro in modo tale da poter ricevere ben sei mila euro da suddividere per le dodici mensilità per un totale di duecento ottanta euro al mese.