In arrivo delle novità per le famiglie con prole che fruiscono dell’Assegno unico, ci saran
Con il nuovo mese si segnalano delle novità per i beneficiari dell’Assegno unico e universale, la prestazione che riorganizza tutte le precedenti misure a favore di natalità e di genitorialità disponibili per le famiglie nel Paese (a esclusione del bonus asilo nido). In particolare questo aggiornamento è stato confermato con il decreto lavoro pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 maggio 2023.
Questa non l’unica novità di questi giorni, si aggiunge infatti alla riorganizzazione dei pagamenti in distinte finestre durante il mese, in base a categorie distinte di aventi diritto. Da segnalare anche l’introduzione di un simulatore a disposizione degli utenti del sito Inps per calcolare in anticipo l’ammontare degli assegni per la prole. Ma vediamo cosa aspetta alcune specifiche categorie di beneficiari.
La novità introdotta dal decreto lavoro, come accennato, riguarda l’allargamento di una maggiorazione già prevista per alcuni richiedenti. Nello specifico l’aumento di 30 euro nelle famiglie in cui entrambi i genitori svolgano attività lavorativa e quindi siano titolari di reddito da lavoro. Ora questa maggiorazione riguarda anche le famiglie con prole nel caso di unico genitore lavoratore alla presentazione della domanda, qualora l’altro risulti deceduto.
La maggiorazione sarà riconoscoiuta per i 5 anni successivi. La maggiorazione di 30 euro spetta in misura competa alle famiglie con valore Isee fino a 15mila euro. Mentre si riduce in modo proporzionale alla crescita del valore Isee. Non viene corrisposta se il modello Isee non è presentato all’atto della domanda all’Inps. Quindi i genitori vedovi potranno avere questa maggiorazione a partire dal 1° giugno dell’anno in corso.
Questa novità va incontro a numerose richieste da parte di molti genitori in condizioni simili ai quali non era stata ricosciuta la maggiorazione. Ora si pone riparo a una situazione incresciosa. Quindi questa crescita si aggiunge alle varie modifiche all’importo dell’Assegno unico e universale che si sono avute negli ultimi mesi.
Non si tratta esclusivamente delle maggiorazioni dovute alle rivalutazioni Istat ma anche di quelle per i bambini sotto 1 o 3 anni di età, per il numero complessivo di figli e per il valore Isee del nucleo richiedente.