Sei entrato nel mondo del lavoro negli anni duemila e ora ti chiedi quando arriverà anche per te il momento della pensione?
Per i più giovani, ormai non c’è dubbio, la pensione è diventata sempre di più un’utopia e soprattutto una meta quasi difficile e impossibile da raggiungere. I criteri per poter lasciare il mondo del lavoro, ovvero costituiti dai contributi versati ma anche dagli anni anagrafici, sono infatti diventati serratissimi e soprattutto difficilissimi da ottenere in tempi elastici: e questo, per i più giovani, rappresenta una vera e propria condanna al lavoro fino a data da non destinarsi. Ma, nello specifico, quando si potrà lasciare il mondo del lavoro se si è cominciato nel duemila?
Come prima ricordiamo, più nel dettaglio, quelli che sono i requisiti per poter andare in pensione senza aver bisogno di eventuali ausili o anticipi grazie a speciali misure. Questi sono be due: ovvero quello contributivo, rappresentato dagli anni di contributi versati nel corso della propria lavorativa, e quello anagrafico. Ovvero bisogna avere sessantasette anni. In questi ultimi giorni, però, si sta parlando di una forma di garanzia giovani che potrebbe andare a interessare proprio coloro che hanno cominciato a lavorare nel duemila.
Pensione, quando se hai cominciato nel duemila
Quando parliamo della pensione di garanzia giovani facciamo riferimento a un accordo, al momento ancora in trattativa, tra governo e sindacati. Il motivo è molto semplice: il mondo del lavoro ad oggi è estremamente competitivo, settoriale e soprattutto scarno per quanto riguarda il numero di giovani che gli si affacciano.
A questo si aggiungono paghe al minimo e sicurezze che rasentano lo zero. Insomma, per i giovani allo stato attuale delle cose riuscire addirittura a pensare al momento delle pensioni è una vera e propria utopia. In particolare, però, un’attenzione molto significativa in questi giorni è stata posta su tutti coloro che hanno cominciato a lavorare nel duemila (e quindi potrebbero essere considerati giovani) ma in età avanzata, come ad esempio quarant’anni.
Saranno proprio loro, nello specifico, a potersi servire della pensione contributiva: valida per tutti coloro che hanno cominciato a lavorare nel duemila e ad oggi hanno già sessantaquattro anni di età con soli vent’anni di contributi.
