Un’importante precisazione da ricordare per alcune famiglie che percepiscono il Reddito di Cittadinanza (RdC)
Ormai con la pubblicazione del decreto Lavoro in Gazzetta Ufficiale il 4 maggio scorso, il futuro del Reddito di Cittadinanza è segnato. Gli occupabili dai 18 ai 59 anni potranno continuare a percepirlo fino al settimo mese di erogazione, ma da settembre 2023 per loro prenderà il via una nuova misura: il Supporto per la formazione e lavoro.
Per le restanti famiglie con soggetti fragili (anziani oltre i 60 anni, minori e disabili) il Reddito continuerà fino a dicembre per poi essere sostituito a partire da gennaio 2024 da un’altra prestazione, l’Assegno di inclusione. A una prima visione della norma con l’ultima erogazione di luglio saranno esclusi molti nuclei familiari, oltre 400mila, dalla possibilità di percepire il RdC fino a dicembre. Ma ci sono delle precisazioni da fare.
Nel decreto emerge la possibilità, per una parte delle famiglie escluse fin da luglio di quest’anno, di continuare a percepire il Reddito di Cittadiananza nei mesi successivi. La platea delle famiglie che potranno ricevere il sussidio per tutto il 2023 è infatti ampliata: non soltanto le famiglie con soggetti fragili, ma anche quelle prese in carico dai servizi sociali del comune di residenza, come indicato nel comma 5 dell’articolo 13 del decreto Lavoro.
Quindi i nuclei familiari che entro luglio 2023 avranno sottoscritto il Patto per l’inclusione potranno continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino alla sua conclusione, prevista nel dicembre 2023. Il Patto di inclusione si rivolge alle famiglie considerate non attivabili al lavoro per vari motivazioni, ad esempio per la disoccupazione di lunga durata, e che sono prese in carico dai servizi sociali comunali.
Quindi queste famiglie devono sottoscrivere il suddetto Patto entro la data di pagamento dell’ultima ricarica. Saranno poi i servizi sociali del Comune a comunicare all’Inps l’avvenuta presa in carico (entro il 30 giugno 2023) e a provvedere che l’Istituto continui a erogare il Reddito di Cittadinanza fino alla sua scadenza, anche a queste nuclei familiari.
Successivamente, la sottoscrizione del Patto di inclusione non sarà sufficiente per l’Assegno di inclusione del quale potranno beneficiare esclusivamente i nuclei familiari con minori, anziani oltre i 60 anni e disabili.