Arriva la nuova pensione di cittadinanza: come sarà

Oltre al Reddito di Cittadinanza, è in arrivo anche la nuova versione firmata dal governo Meloni sul contributo pensionistico per i redditi più svantaggiati

Pensione di cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nell’arco di poco più di un anno sono state molteplici le iniziative che hanno coinvolto le pensioni. D’altronde si tratta di un tema particolarmente delicato a cui sono sono sensibili gli attuali percettori quanto chi nel ruolo di lavoratore è ancora impegnato nelle mansioni che producono i necessari contributi al reddito INPS di domani. Tutto ciò in un quadro demografico dove le motivazioni anagrafiche sono sempre più cruciali.

È un dato più che assodato quello che registra una diminuzione del numero di lavoratori e al contempo si accentua la sproporzione della popolazione pensionistica nella cornice del rischio di insostenibilità – in primis – delle casse dello Stato. Il contesto assume aspetti maggiormente minacciosi se si considera la progressiva perdita di ricchezza del Paese, in termini di produzione di reddito.

Nuova pensione di cittadinanza, ecco come si presenta

Pensione di cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

La graduale perdita di reddito si traduce in un altrettanto graduale smarrimento dei diritti di sussistenza da parte di taluni cittadini, ossia quelli appartenenti d’ufficio e non per scelta alle fasce più svantaggiate. Per tale ragione, le istituzioni hanno preso coscienza di questa condizione, e ciò ha giustificato la fondazione del Reddito di Cittadinanza, ulteriore strumento regolato direttamente dall’INPS.

Nel 2023, il RdC sta subendo le radicali modifiche che lo condurranno alla progressiva sostituzione con la nuova MIA, la misura di inclusione attiva, che dal 1° gennaio 2024, suddividerà ufficialmente i percettori dal reddito molto basso in due categorie – in termini generali: occupabili e non occupabili al lavoro. La già odierna riduzione delle mensilità e il mancato rinnovo dei pagamenti non ha inizialmente intaccato la parallela misura della Pensione di Cittadinanza.

Fino a questo momento. L’approvazione del Decreto Lavoro da parte del Consiglio dei Ministri non ha soltanto ufficialmente introdotto l’Assegno di inclusione (AdI) e lo Strumento di attivazione (SdA) per gli occupabili; ha altresì presentato la nuova veste della Pensione di Cittadinanza. Dal 1° gennaio 2024, coloro che hanno compiuto 67 anni possono richiedere la misura il cui importo crescerà in presenza di una o più persone portatrici di disabilità. Il reddito familiare richiesto deve attestarsi al di sotto di 7.560 euro, pertanto con un’entrata mensile non superiore a 630 euro al mese; l’ISEE massimo è di 9.360 euro e il valore immobiliare non deve superare 10mila euro. Pertanto l’assegno mensile sarà di 630 euro mensili per 12 mensilità (quale importo base). Un’ulteriore maggiorazione di 150 euro al mese si aggiungerà se il nucleo familiare abiti in una casa in affitto.

 

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