A partire dal mese di settembre il Reddito di Cittadinanza si scinderà in due parti e sparirà dal 2024. Cosa accade alla Pensione di Cittadinanza?
Quelli appena trascorsi sono stati mesi davvero di fuoco per il governo Meloni che ha dovuto prima approvare in extremis la Legge di Bilancio 2023, e poi ha dovuto varare il nuovo Dl Lavoro. Proprio quest’ultimo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 1° maggio, giorno della Festa del Lavoro.
Il nuovo Dl Lavoro ha modificato drasticamente il Reddito di Cittadinanza, la misura introdotta dal governo Conte nel 2019 come sostegno al reddito e introduzione nel mondo del lavoro. A partire dal mese di settembre il RdC cambierà drasticamente e poi sparirà del tutto a partire dal 1° gennaio 2024.
Pensione di Cittadinanza: sparirà a settembre? La scelta del Governo
Già dal 1° settembre il RdC si scinderà in due parti e andrà a coprire ben due platee di beneficiari. Da una parte ci sono gli occupabili, ovvero coloro che hanno tra 18 ed i 59 anni e sono abili al lavoro; queste persone riceveranno il RdC per soli 7 mesi e senza possibilità di rinnovo. Allo scadere dei 7 mesi avranno poi il Supporto per la formazione e il lavoro.
La seconda platea è invece quelli dei non occupabili, ovvero tutte quelle persone che nel proprio nucleo familiare hanno minori, over 60 o disabili. Queste persone riceveranno il RdC per 18 mesi e, successivamente l’Assegno di Inclusione (AdI). In questo clima di cambiamenti in molti di chiedono cosa accadrà invece per quanto riguarda la Pensione di Cittadinanza.
A sorpresa, la Pensione di Cittadinanza è stata confermata dal Governo. Nonostante il fatto che in un primo momento sembrava che anche la Pensione di Cittadinanza potesse essere soppressa, il governo ha fatto poi dietrofront e ha deciso di lasciarla in vigore e di affiancarla al nuovo Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Nel Dl Lavoro, pubblicato il 5 maggio in Gazzetta Ufficiale, si legge che la Pensione di Cittadinanza sarà garantita per chi ha almeno 67 anni e un ISEE che non supera i 9.360 euro annui e il valore degli immobili deve essere al massimo di 10mila euro. L’importo della PdC è di 630 euro per 12 mesi. L’importo spetta per un totale di 7.560 euro annui e può salire in presenza di uno o più familiari disabili.
