Richiedere un mutuo è una operazione molto delicata per chiunque ma cambia qualcosa per chi ha la fedina penale sporca?
Avere una casa di proprietà è il sogno nel cassetto di tantissimi italiani. Sfortunatamente per molti di essi resta solo un sogno mentre, per altri, si trasforma in realtà. Coloro che riescono ad acquistare una casa, solitamente, decidono di aprire un mutuo in un istituto bancario in modo tale da pagare l’immobile a rate.
Per poter accendere un mutuo la banca deve accertarsi che il richiedente abbia degli specifici requisiti da soddisfare per avere la sicurezza che possa pagare le rate. Già solitamente richiedere un mutuo è molto delicato e in molti si chiedono se questo può essere concesso anche nel caso in cui si abbia la fedina penale sporca.
Innanzitutto iniziamo con il dire cos’è una fedina penale. Si tratta di un documento ufficiale, il “certificato del casellario giudiziale” che riporta tutti i provvedimenti in via definitiva sia a livello penale che amministrativo che civile. I provvedimenti più gravi sono quelli di natura penale. In caso di condanne si dice che la persona è “pregiudicato” mentre si è “incensurati” in caso di fedina penale pulita.
Coloro che hanno la fedina penale sporca possono richiedere un prestito ad una banca, anche un mutuo. Questo accade poiché la banca controlla solo che il richiedente ha le caratteristiche dal punto di vista reddituale e una condanna passata non ha alcun peso a questi fini. Nonostante ciò alcuni enti bancari si riservano di fare ulteriori indagini sul richiedente del mutuo.
Nel caso in cui il richiedente mutuo abbia però avuto una confisca penale, attraverso la quale sono stati confiscati beni del patrimonio, allora in questo caso l’ente bancario può valutare l’eventualità di rifiutare il prestito richiesto. Questo accade perché il richiedente è ritento inaffidabile dal punto di vista patrimoniale e reddituale.
Ricapitolando, chi la fedina penale sporca può comunque avere accesso ad un muto da parte della banca e lo steso accade per una confisca. In ogni caso, comunque, l’ente bancario potrà effettuare ulteriori controlli e verifiche prima di concedere un prestito che, comunque, può scegliere di non erogare.