Pochi giorni mancano alla pubblicazione del documento che definisce gli argomenti in base ai quali gli studenti saranno valutati. Cosa bisogna aspettarsi
L’arrivo della primavera significa generalmente rinascita, fioritura della natura, clima mite e cielo per lo più sereno; il preludio all’estate. Per taluni, invece, è la soglia che accelera il conto alla rovescia verso l’esame di maturità. Si parla ovviamente degli studenti delle scuole superiori, giunti all’ultimo anno, a due passi dal conseguimento del diploma – cosiddetto – di scuola secondaria.
In queste settimane non inizia una corsa contro il tempo in vista della preparazione soltanto da parte degli studenti; anche i professori sono alle prese con la regolare tempestiva relativa allo svolgimento dei programmi scolastici. Nullo dev’essere saltato od omesso, rispetto a quanto indicato dalle linee guida del Ministero dell’Istruzione. E se nel corso dell’anno le lezioni hanno subito degli inciampi o vicissitudini, questo periodo si presenta come un forsennato inseguimento alla conclusione.
Il tutto si deve chiudere prima delle settimane di congedo, anticipato rispetto alle classi degli anni inferiori, quando si infuocheranno i giorni della preparazione prima dell’esame: ripassi, riassunti, scalette e mappe concettuali, da preparare in solitaria o condividendo lo sforzo con un compagno o una compagna di scuola. Ma gli argomenti sui quali verteranno le complesse prove dell’esame finale saranno resi noti proprio in questi giorni.
Non tutti sono a conoscenza dell’esistenza di uno specifico documento che oltre ad ufficializzare le date di inizio delle prove, elenca gli argomenti presenti all’esame conclusivo. È conosciuto con il nome di “documento del 15 maggio”, poiché proprio in questo giorno viene pubblicato ogni anno. Nella Maturità 2023, le prove torneranno alle modalità pre-pandemia: la loro scelta sarà appannaggio del consiglio di classe facente parte della commissione, assieme ad un presidente esterno.
Gli argomenti sono invece stabiliti dal Ministero. In tale documento è altresì compresa la trasmissione degli esiti di apprendimento relativi all’insegnamento trasversale di Educazione civica, oltre alle certificazioni, le simulazioni svolte durante l’anno oltre che i riscontri delle attività PCTO (alternanza scuola lavoro). Nel frattempo, il documento conferma lo schema delle due prove scritte e una prova orale. Oltre alla prima prova scritta di italiano, anche la seconda prova è ministeriale, ma stabilita sulla base delle competenze di indirizzo, non di disciplina. La terza prova, infine, include prova orale di analisi di un argomento richiesto dalla commissione.