Il Reddito di Cittadinanza è destinato a sparire a partire dal 1° gennaio 2024 per lasciare il posto all’Assegno di Inclusione
L’approvazione del Dl Lavoro da parte del Consiglio dei Ministri lo scorso 1° maggio ha messo la parola fine ad ogni ipotesi sul destino del Reddito di Cittadinanza. La misura introdotta dal governo Conte nel 2019 lascerà il posto, a partire dal 1° gennaio 2023, a due nuove misure che si riferiscono a due platee ben distinte di beneficiari.
Da una parte avremo l’Assegno di Inclusione (AdI), una misura che sarà destinata a tutti i “non occupabili”, ovvero a tutti i nuclei familiari con over60, minori e disabili. Dall’altro lato ci sarà il Supporto per la formazione al lavoro che sarà invece riservato agli occupabili, ovvero a chi ha tra i 18 ed i 59 anni e non ha alcun problema a lavorare.
Per quanto riguarda l’Assegno di Inclusione, è destinato alle fasce di popolazione più debole, ovvero quelle con minori a carico, over 60 o disabili. Per poter ottenere questo beneficio bisogna rispettare varie condizioni di cittadinanza, residenza o soggiorno ed avere un ISEE valido non superiore a 9.360 euro. Inoltre il valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro e patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro.
Tutti gli interessati possono fare domanda per l’Assegno di Inclusione direttamente all’INPS in modo telematico. I nuclei familiari beneficiari potranno ricevere fino a 6.000 euro annui, quindi 500 euro al mese, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il limite sale a 7.560 euro annui nel caso di nucleo familiare composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni o disabili.
Il sussidio sarà erogato ogni mese, per un periodo massimo di 18 mesi, e potrà essere rinnovato per un ulteriore anno. L’importo spettante sarà erogato dall’INPS attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, denominato “Carta di inclusione”. Sono tanti, adesso, i nuclei familiari con figli a carico che prenderanno l’Assegno di Inclusione e si chiedono se continueranno a ricevere anche l’Assegno Unico.
Attualmente non si hanno notizie a riguardo ma solo ipotesi e, la più probabile è che bisognerà aspettare un nuovo Decreto Legge a riguardo. Dal momento che scopo del governo è aiutare le famiglie con figli per far aumentare la natalità, non si esclude che l’AU possa essere erogato insieme l’AdI come già accade per il Reddito di Cittadinanza.