Come difendersi da telefonate indesiderate e malevole per le bollette energetiche, i consigli degli esperti
Nonostante gli annunci delle autorità, non si placano le chiamate di call center e operatori alla continua ricerca di clienti per fornitori energetici e per utenze domestiche. Si tratta di chiamate fastidiose che a volte risultano ingannevoli nei contenuti proposti e aggressive nelle modalità di presentazione delle offerte.
Pensare che tra gli obiettivi di queste chiamate commerciali vi siano eslusivamente gli anziani non è vero, capita a chiunque di essere bersagliato da telefonate e richieste insistenti quanto fastidiose. Arera e Antitrust hanno a messo una sorta di vademecum per evitare trappole ingannevoli e conversazioni telefoniche possono nascondere veri e propri agguati aggressivi. Ecco qualche tecnica da osservare.
Bollette, come evitare le trappole dei call center
Tra le prime accortezze quando si riceve una telefonata di un call center, chiedere sempre con chi si parla, per conto di chi e qual è il fine della telefonata. Bisogna ricordare che per rendere vincolante un contratto telefonico è necessario una conferma scritta da parte del consumatore. Per usare un’altra modalità è necessario un consenso esplicito del cliente.
Non bisogna farsi influenzare da call center aggressivi che minacciano interruzione dei servizi e delle forniture, riferendosi a futuri stop delle tutele di prezzo. Non si è obbligati a cambiare il proprio contratto. Richiedere sempre tutte le informazioni possibili e se non si è certi dell’offerta, esigere la documentazione scritta per avere la possibilità di comprendere tutto con precisone.
Il venditore deve mettere a disposizione la scheda di confrontabilità e quella sintetica per valutare meglio l’offerta. Fare attenzione al prezzo fornito al telefono che è solo una parte di quello complessivo. Inoltre occorre chiedere se il prezzo indicato varia nel corso del tempo, o è fisso, indicizzato. Si deve sempre verificare il contratto finale, assicurandosi che le condizioni economiche di fornitura siano le stesse presentate al telefono.
Ricordare che si hanno 14 giorni di tempo per cambiare idea. In caso di bolletta ricevuta da una nuova società senza consenso, richiedere prova del nuovo contratto mediante reclamo scritto. Per ogni dubbio consultare lo Sportello del consumatore energia e ambiente di Arera (www.sportelloperilconsumatore.it). Infine segnale all’Antitrust ogni comportamento che si ritiene scorretto, un’attivazione non richiesta o una pubblicità ingannevole.