Ecco quali saranno i giorni “caldi” nei quali sono attese gli accrediti relativi al contributo a sostegno dei nuclei familiari. Cosa prevede il calendario
Non è difficile da comprendere che da più un anno il calendario previdenziale è sotto una esclusiva lente di osservazione. D’altronde, l’evoluzione della crisi, che trasversalmente e con rapidità ha attraversato il comparto energetico e si è collocata presto nella dimensione economica europea, ha impoverito, in tutta oggettività, i redditi delle famiglie più svantaggiate.
Bisogna inoltre considerare che l’escalation passata per le voci delle bollette sulle utenze non solo della casa, ma anche delle imprese, ha portato alla stessa chiusura di non poche realtà produttive con le conseguenti ricadute sui livelli di disoccupazione, e soprattutto l’impatto sugli ammortizzatori sociali. Questi ultimi, alimentati da quegli stessi contribuenti che hanno visto crollare il loro precedente status di benessere.
Assegno unico, le finestre di pagamento a maggio
Sebbene l’odierna legge di bilancio sia considerata la depositaria delle linee politiche, in materia economica, del governo Draghi, c’è da dire che l’anno 2023 rappresenta il contesto nel quale hanno iniziato a manifestarsi tutte le differenze del caso. Un dato di fatto è che il passaggio all’anno corrente ha visto ereditare numerose misure economiche di sodtegno, ordinarie e no, erogate direttamente dall’INPS.
In primis, si è assistito alla proroga di strumenti quali l’Assegno Unico e universale per le famiglie e il Reddito di Cittadinanza, quest’ultimo presto trasformato nella misura di inclusione attiva (MIA). Ad essi si aggiunge un nutrito catalogo di bonus sociali; il tutto accompagnato dal nutrito completamento di adeguamento ISTAT degli importi ricevuti, sull’attuale base inflazionistica, oltre all’ampia opera di defiscalizzazione (il taglio del cuneo fiscale contributivo, ad esempio).
Il mese di maggio segna in un certo senso l’ufficializzazione sull’avvio della seconda annualità di erogazioni riguardo l’Assegno Unico destinato alle famiglie di lavoratori e pensionati con figli minorenni o disabili a carico. Le prime ad essere soddisfatte sono le domande accolte dopo la presentazione entro il 28 febbraio: sia le nuove richieste sia le domande di rinnovo. Dopo le precedenti tornate, in particolare quelle di aprile, contraddistinte – per i vecchi percettori – dal ricevimento di arretrati e conguagli, si sta per palesare il calendario INPS dei pagamenti inerenti a maggio: tra il 10 e il 20 maggio, è il turno dei percettori a cui non è stata registrata alcuna variazione rispetto all’assegno del mese precedente; tra il 20 e il 30 maggio, verranno effettuati i pagamenti degli importi relativi alle nuove domande. Già dal 15 maggio, il pagamento dovrebbe essere assicurato per chi non ha avuto a suo carico alcuna variazione di importo.