Nuovo RdC SdA, cosa servirà per averlo: i requisiti

Il nuovo Reddito di Cittadinanza prevede l’erogazione dello Strumento di Attivazione Lavorativa per gli occupabili: i requisiti

reddito di cittadinanza
RdC Sistema d’Attivazione lavorativa (Foto Aodbe-pensioni.it)

Il Consiglio dei Ministri, approvando il Dl Lavoro, ha gettato le basi non solo per una nuova riforma fiscale ma anche delle sostanziali modifiche per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza. La misura è stata drasticamente cambiata e scissa in due parte che andranno a coprire due parti di beneficiari.

Una prima platea di beneficiari riguarda i non occupabili, ovvero tutte quelle persone che hanno all’interno del proprio nucleo familiare persone over 60, minori o disabili. Queste persone riceveranno il nuovo RdC per 12 mesi e comunque fino ad inizio 2024. La seconda platea riguarda invece gli occupabili, coloro che hanno tra i 18 ed i 59 anni e sono abili al lavoro.

Reddito di Cittadinanza: i requisiti per ottenere lo Strumento di Attivazione Lavorativa

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nuovo RdC non occupabili durata (Foto Adobe-pensioni.it)

Gli occupabili riceveranno il RdC per 7 mesi e senza possibilità di rinnovo. Al termine di questi mesi dovranno sottoscrivere un patto di lavoro e riceveranno uno Strumento di Attivazione Lavorativa. Tale strumento consiste in un assegno mensile di 350 euro e la sua erogazione da parte dell’INPS è legata alla partecipazione di progetti di formazione o di accompagnamento al lavoro.

Tale strumento può essere richiesto solo se si soddisfano varie condizioni, vediamole insieme. Per ottenere l’assegno non bisogna avere requisiti economici per accedere all’assegno di inclusione, la misura che di fatto sostituirà il reddito di cittadinanza; bisogna poi avere un ISEE familiare non superiore a 6mila euro e avere una età compresa tra i 18 ed i 59 anni.

Inoltre bisogna essere cittadino dell’Unione Europea o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale; avere una residenza in Italia di almeno 5 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

Importante anche non superare i limiti del patrimonio immobiliare (30mila euro) e un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6mila euro. Inoltre nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., ma anche di navi, barche, aeromobili. Infine non devono risultare misure cautelari personale, misura di prevenzione e condanne definitive nei dieci anni precedenti la richiesta.

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