Come funziona l’assistenza dei genitori anziani secondo la norma vigente, ecco regolarsi in situzioni del genere
La condizione di necessità per un anziano non è così rara nelle città come nelle campagne. Ma non sempre si riesce a garantire l’adeguata assistenza alle persone più anziane. La difficoltà di affrontare la vecchiaia e la malattia di una persona vicina non è dovuta esclusivamente a malafede e scarsa responsabilità verso i soggetti più fragili, bensì da situazioni di oggettivo impedimento e disagio nell’assistenza che richiede tempo e disponibilità economica
Dove non arriva il welfare sociale, devono arrivare le famiglie, spesso lasciate sole, assumendosi la responsabilità di garantire l’assistenza materiale in termini economici e di accudimento. Solo attraverso una suddivisione dei compiti e delle incombenze, quindi, si può replicare adeguatamente ai bisogni delle persone più fragili.
Se manca la possibilità dell’assistenza pubblica, sono le famiglie a dover intervenire per garantire l’assistenza. A cominciare dai figli di genitori anziani non più autosufficienti. La legge infatti prevede che in caso di impossibilità di provvedere al proprio sostentamento economico, siano i figli a fornire l’aiuto e il sostegno necessario (gli alimenti) per la vita quotidiana, in termini economici e assistenziali.
L’obblligo di prendersi cura di una persona anziana non spetta solo ai figli, ma anche al resto della parentela, se la prole non c’è. L’assistenza non è solo economica, ma anche sociale, abitativa e materiale per le necessità quotidiane della persona anziana. Il codice civile stabilisce che siano i figli a provvedere al sostentamento dei genitori, se necessario.
Questo mantenimento deve essere fornito da tutti i figli in base alle loro disponibilità economiche e senza un accordo bonario, può essere il giudice a stabilire la suddivisione delle quote di alimenti di ognuno. L’obbligo tuttavia riguarda solo l’aspetto economico per affronatre tutte le spese necessarie per il mantenimento (dal vitto all’alloggio, alle spese sanitarie e mediche), ma non l’assistenza vera e propria.
Anche questo aspetto va però risolto, provvedendo attraverso altre forme di intervento (badante, casa di riposo) con una suddivisione dei costi da affrontare. Quindi solo i familiari e per primi i figli a dover affrontare le spese e la cura necessarie per un genitore non in grado di gestirsi autonomamente.