Ecco come lo stipendio e i contributi versati negli anni determinano la pensione nell’attuale sistema contributivo
Comprendere come si calcola la pensione oggi è utile per tutti i lavoratori, oggi più che mai, considerando la particolare complessità del sistema previdenziale italiano. Al di là di questo aspetto serve anche per avere un quadro, per quanto provvisorio, delle prospettive di reddito future.
Infatti sempre di più si impone ai lavoratori la necessità di attivare una pensione integrativa oltre quella pubblica per garantirsi un livello dignitoso di reddito alla fine della carriera lavorativa. C’è da dire comunque che oggi coesistono due sistemi di calcolo previdenziale: uno contributivo puro e l’altro misto che valuta i contributi versati prima del 1996 con il sistema retributivo, più vantaggioso per i lavoratori.
Pensione e stipendio percepito
Con il sistema in vigore è abbastanza semplice individuare una data per la pensione, valutando anche la possibilità in vigore, ma calcolare l’importo è più complesso anche rispetto all’ultimo stipendio (tasso di sostituzione), tenendo conto dell’inflazione, dei coefficienti di trasformazione che si applicano e della perequazione annua.
Le possibilità di accedere alla pensione attualmente sono varie dalla pensione di vecchiaia a qualle anticipata ordinaria, da Opzione donna all’Ape sociale, da quota 103 agli anticipi per lavori usuranti e notturni. Per tutti bisogna tenere presente età del lavoratorre, anni di contributi versati, montante contributivo accumulato nel corso degli anni, coefficienti di trasformazione.
Ricordiamo che dal 1996 è in vigore il sistema contributivo che viene applicato a tutti coloro che versano contributi soltanto da quella data in poi. Quindi andare in pensione con 30 anni di contributi è molto diverso che andarci con 40, nel sistema contributivo puro. Nel primo caso si ottiene il 48 per cento dello stipendio, nel secondo il 60 per cento. Una pensione con il sistema retributivo del passato garantiva una pensione pari almeno all’80 per cento degli ultimi stipendi.
Al contrario una con il sistema contributivo puro può arrivare al massimo al 70 per cento dell’ultimo stipendio e con molti più anni di versamenti. Per fare un’ipotesi chi oggi guadagna 2mila euro al mese (stipendio quindi medio alto), avrà una pensione tra 1000 e 1600 euro a seconda dei paramentri che entrano in gioco e che bisogna calcolare.