Il nuovo Reddito di Cittadinanza entrerà in vigore a partire dal 2024: alcuni nuclei familiari lo prenderanno senza limiti temporali
Potrebbe essere reso noto nelle prossime ore il nuovo Dl Lavoro messo a punto dal governo Meloni che include tutte le novità che riguardano il Reddito di Cittadinanza. Il governo guidato dalla Leader di Fratelli d’Italia non ha infatti mai visto di buon occhio la misura emanata dal governo Conte nel 2019 e ha deciso di cambiarla.
Già a partire dallo scorso mese di gennaio il RdC aveva subito una importante modifica inserita nell’apposita Legge di Bilancio 2023. La misura era erogata a tutti gli occupabili, ovvero a coloro tra i 18 ed i 59 anni e abili al lavoro, per soli 7 mesi e senza possibilità di rinnovo. Dal 2024, poi, il RdC andrà definitivamente in pensione lasciando il posto ad una nuova misura di sostegno al reddito.
A partire dal 2024 il RdC potrebbe lasciare il posto alla GIL, ovvero la Garanzia per l’Inclusione Lavorativa. La nuova misura è per alcuni versi simile al RdC anche se molto più restrittiva dal momento che scende il limite ISEE per ottenerla (7.200 euro annui) e, con ogni probabilità, avrà anche una durata più breve rispetto al RdC.
La durata della GIL sarà di 18 mesi, proprio come il RdC ma, a differenza di questo, allo scadere dei 18 mesi la misura non potrà più essere rinnovata. Dopo i primi 18 GIL si rinnoverà di 12 mesi alla volta con la pausa di un mese che ormai tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza conoscono bene. Ma questa proroga della misura non è per tutti.
GIL poterà con sé una divisione dei beneficiari: da un lato i nuclei familiari con invalidi, minorenni o over 60, dall’altro lato i nuclei familiari con persone tutte abili al lavoro. Dal momento che il governo Meloni punta a potenziare le politiche attive sul lavoro, gli occupabili dovrebbero trovare occupazione lavorativa.
Al contrario i nuclei familiari con anziani, minorenni o invalidi al loro interno potrebbero percepire il sussidio praticamente per sempre. Queste persone percepiranno GIL fino alla scomparsa dal nucleo familiare di quei soggetti che rendono lo stesso nucleo familiare immune da tagli e limitazioni o da offerte formative o di lavoro.