Quando può beneficiare della legge 104 anche un familiare della persona disabile, il caso previsto dalla legge
La legge 104 raccoglie e disciplina una serie di istanze e di richieste riguardanti i diritti e le prerogative delle persone diversamente abili e dei loro familiari. Si tratta di una legge molto importante che sancisce dei principi basilari per la vita sociale e personale dei disabili.
Dall’assistenza al lavoro, dalla scuola alla formazione le persone disabili hanno piena cittadinanza e possibilità di esprimere tutte le loro potenzialità e abilità, nel rispetto della diversità e della particolarità di ogni caso. Così come nella scuola è riconosciuto il diritto all’inclusione e alla partecipazione dei disabili, anche nel mondo del lavoro è avvenuto il loro inserimento e la piena partecipazione alla vita produttiva.
Legge 104 quando spetta anche a un familiare
Ma ad aver riconosciuti diritti non sono esclusivamente le persone diversamente abili, ma anche i loro familiari nel riconoscimento dell’importanza del lavoro di cura e di assistenza dei soggetti più fragili. Così la legge prevede la possibilità del prolungamento dei congedi parentali per i genitori di bambini con disabilità gravi, oltre che dei permessi retribuiti previsti cioè 3 al mese.
Questi permessi sono riconosciuti ai lavoratori stessi in caso di disabilità, o ai loro genitori, figli e parenti di secondo grado di soggetti in stato di difficoltà grave. Ma non solo anche altri familiari, non solo quelli più vicini, posssono approfittare della legge. Infatti se genitori, coniuge, figli del disabile hanno più di 65 anni o sono affetti a loro volta da malattie gravi, sono i parenti e affini fino al terzo grado a poter richiedere i permessi retribuiti.
Basta presentare domanda specifica all’Inps, presentando la documentazione richiesta, in particolare l’attestazione della disabilità grave riconosciuta dall’apposita commissione medica integrata composta da specialisti della ASL e dell’Inps. Il riconoscimento della disabilità grave è effettivo dalla data del rilascio del relativo documento.
A meno che nel documento stesso non sia indicata una validità che decorre dalla data di presentazione della domanda di riconoscimento della disabilità. Questa può essere inviata autonomamente on line sul sito dell’Inps, o mediante il conntact center dell’Istituto, oppure attarverso l’assistenza dei patronati o di mediatori dell’Inps.