Imu, scatta l’esenzione se la casa è dichiarata vuota?

Quando è possibile ottenere esenzioni e agevolazioni IMU per case non abitate o abitate pochi mesi all’anno?

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Imu (Foto Adobe – pensioniora.it)

Molte famiglie si ritrovano una seconda casa di proprietà magari in un lontano paese dove non vanno mai o che frequentano solo per brevi periodi estivi. Ma in quel caso si deve comunque pagare l’IMU? Questa è l’Imposta Municipale Propria che è dovuta per il possesso di case diverse dall’abitazione principale (questa è quella dove si è stabilità la propria residenza anagrafica e la dimora abituale).

Oppure per le abitazioni principali accatastate come dimore signorili (nella categoria “lusso” A/1, A/8 e A/9). O, nei terreni agricoli e infine nella aree fabricabili. Quindi sono escluse le prime case in quasi tutte le situazioni. Ma per le cosiddette seconde case?

Abitazione vuota c’è l’esenzione dall’IMU?

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Imu (Foto Adobe – pensioniora.it)

In effetti esistono delle esenzioni e delle agevolazioni pensate proprio dal legislatore per alleggerire il carico fiscale sulle seconde case. In particolare esistono proprio per le case vuote o disabitate, oppure per le tipiche case da vacanza, abitate solo poco tempo durante l’anno. Comunque per essere certi che rientra nelle esenzioni previste dalla norma è necessario consultare i regolamenti comunali. Altresì è necessario presentare una dichiarazione al comune riguardante proprio l’esenzione dall’IMU.

C’è la possibilità di pagamento dimezzato per le seconde case se inagibili o inabitabili con una dichiarazione IMU da presentare al comune allegata a un attestato di inagibilità redatta da un tecnico abilitato, oppure se dibabitate per lunghi periodi dell’anno. Riduzione anche in altri casi per esempio per immobili storici e artistici, per case affittate con canone concordato, per abitazioni in comodato d’uso a figli o genitori, per abitazioni di persone non residenti in Italia.

Anche per l’ex coniuge, affidatario dei figli, pur non proprietario può avere l’esenzione come abitazione principale. Tornando alle case non abitate, bisogna far riferimento a una sentenza della Cassazione che riguarda proprio la possibilità di richiedere al Comune la riduzione del pagamento dell’IMU al 50 per cento per le seconde case disabitate.

Quindi questa possibilità non va dimenticata, la domanda va presentata entro il 30 giugno autocertificando che la casa non è abitata, indicandone il periodo e richiedendo la riduzione dell’IMU proprio perche vuota per lungo tempo.

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