Si avvia la stagione della dichiarazione dei redditi, ma cosa succede se non si presenta la dichiarazione dei redditi
La mancata presentazione della dichiarazione dei redditi può avvenire per dimenticanza del contrbuente o per scelta deliberata. Ma cosa accade in questo caso? Le conseguenze sono sempre le medesime. Le scadenze nelle presentazione della dichiarazione variano a seconda del modello che si deve presentare.
Nel caso di modello 730 (precompilato o modificato che sia) presentato in genere da dipendenti e pensionati, l’invio deve essere effettuato entro il 2 ottobre (la scadenza è fissata al 30 settembre, ma cadendo di sabato slitta al lunedì seguente, 2 ottobre). Invece per il modello Redditi (di solito utilizzato da lavoratori autonomi e professionisti con partita iva) la presentazione deve evvenire entro il 30 novembre.
Con la dichiarazione dei redditi si indicano una serie di adempimenti cui è tenuto il contrbuente nei confonti dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso non si presentasse la dichiarazione vi è un periodo prestabilto per per rimediare e regolarizzare la propria posizione fiscale. Il termine è di 90 giorni dalla scadenza. Nel caso di mancata presentazione si parla di dichiarazione omessa se le tasse non versate superano i 50mila euro e non è inviata entro 90 giorni dalla scadenza.
La scadenza naturlmente varia a seconda del modello che si dovrebbe presentare e quindi il conteggio inizia dal 30 settembre o dal 30 novembre. Ma le conseguenze tuttavia sono simili. Si parte dalla sanzione amministartiva a quella penale. In particolare, per il versante amministrativo vada un minimo del 120% al massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute. L’imposta minima applicabile è di 250 euro.
Se non vi sono imposte da versare la sanzione va da 250 a 1000 euro. Questa multa può essere incrementata fino a duplicarenei confronti di quanti sono obbligati alla tenuta dei libri contabili. Ma vi sono anche effetti penali che scattano in caso di imposta evasa con cifre non versate oltre i 50mila euro.
Da ricordare che il riferimento va considerato per ogni imposta e per singolo periodo d’imposta. C’è il carcere da 1 anno e 6 mesi a 4 anni chi evade le imposte sui redditi o Iva e non presenta le dichiarazioni relative per imposte evase superiori a 50mila euro; mentre rischia da 1 anno e 6 mesi a 4 anni chi non presenta la dichiarazione di sostituto d’imposta, se la cifra evasa supera i 50mila euro.