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Il datore di lavoro può impedirti di andare in ferie?

Ecco quanto può dipendere l’arbitrio del datore di lavoro sulla scelta di una pausa dalle attività lavorative del dipendente. Cosa dice la norma in vigore

Lavoratori (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il tema del lavoro è un tema centrale nell’ambito italiano: sì, molto probabilmente perché è inserito nel primo articolo della Costituzione, pertanto rappresenta la prerogativa prioritaria del ceto politico nei confronti dei suoi cittadini, al di là di ogni confine ideologico. Certo, spesso, sia il livello superiore degli interlocutori (i politici, appunto) sia il livello inferiore ma vasto dell’opinione pubblica commettono un errore di mira dialettica nel puntualizzare l’ambito.

Più dettagliatamente, infatti, il lavoro viene declinato in sede parlamentare e mediatica, nei termini del costo dei lavoratori, concentrando la rappresentazione di ciò che è un diritto come il gravoso peso sulle spalle di imprenditori e datori di lavoro; altresì, perdendo di vista il diritto sulla garanzia occupazionale e sulla qualità e dignità delle mansioni svolte. Sul fronte dei cittadini, spesso, è relegato come l’interminabile parentesi che precede la pensione. 

Il datore di lavoro può obbligare a prendere giorni di ferie?

Lavoratori (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’ordinamento giuridico dedica numerose norme nell’ambito del diffuso lavoro dipendente, sebbene prenda sempre più piede il lavoro autonomo e l’iscrizione ai regimi agevolati per l’ottenimento della partita iva. In particolare, la legge regolamenta il rapporto di lavoro tra il dipendente e il datore di lavoro sia da un punto di vista organizzativo sia – ovviamente – da un punto di vista degli obblighi contributivi corrisposti dal secondo.

D’altronde, come è noto, durante la carriera del lavoratore, il datore è chiamato a corrispondere all’INPS i contributi che entreranno nel numero di anni di versamento necessario all’ottenimento della futura prestazione pensionistica; certo, questi contributi vengono “trattenuti” nella retribuzione lorda dello stipendio. Come analogamente viene trattenuto l’importo per il TFR. 

Su un piano organizzativo, le mansioni del lavoratore vengono stabilite dal contratto di lavoro, quanto il diritto ai permessi retribuiti e alle ferie. Su queste ultime, vi dev’essere un accordo da entrambe le parti. In effetti, uno dei comportamenti controversi che si verificano sul posto di lavoro riguarda una sorta di obbligo a godere dei giorni di ferie, su decisione del datore. L’impresa ha tutto il diritto di organizzare la disponibilità dei suoi dipendenti, ma deve tenere in considerazione la facoltà di questi. Qualora non vi sia accordo nella calendarizzazione, il primo è obbligato a corrispondere la relativa indennità sostitutiva delle ferie non godute.

 

Pubblicato da
Roberto Alciati