Questi titolati Naspi troveranno un extra nel prossimo bonifico

Questo contributo inaspettato sta per approdare nei conti correnti dei percettori dell’indennità di disoccupazione. Di cosa si sta parlando

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Naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Negli ultimi tre anni, l’Italia ha dovuto fare i conti con due crisi di diversa natura, ma che si sono tradotte inevitabilmente in escalation economiche; e ovviamente ha dovuto i conti con le pesantissime ricadute sociali. La prima è stata la crisi generata dalla emergenza sanitaria da Covid-19 che ha interrotto la produzione del PIL nazionale, e dunque dei redditi appartenenti ai cittadini; la seconda, invece, è rappresentata dalla crisi energetica apertasi nel febbraio 2022.

Non solo gas, come è noto, dato che gli eventi in Ucraina hanno imbastito una crisi sistemica globale che ha innanzitutto investito le economie del vecchio continente. L’aspetto energetico, sebbene non di secondaria importanza per via della irrisolta dipendenza dalle materie prime importate dall’Europa, è stato acuito dal fattore che va davvero avuto una risultanza in ogni aspetto, nei mesi a seguire: l’inflazione.

Questi titolati Naspi riceveranno questo importo al prossimo accredito

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Naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non si può nascondere come l’interruzione della gran parte delle attività produttive e commerciali sotto il costante rischio di contagi da Coronavirus, abbiano creato una profonda ferita nel mondo del lavoro che alla riapertura e alla ripresa è stata visibile. Di fatto, nonostante la fisiologica accelerazione dei mesi subito successivi del prodotto interno, molte aziende ed esercenti hanno dovuto mettere un punto al loro futuro.

Analogamente, è avvenuto il medesimo meccanismo, ma in maniera più sottile, con l’improvviso aumento delle bollette energetiche, sia sulle utenze delle imprese sia – ancor più pesantemente – sulle utenze domestiche. In alcuni casi, i redditi familiari sono stati improvvisamente di un impoverimento che ha messo a rischio anche la capacità preventiva di fare affidamento sui risparmi; in ciò la legge di bilancio ha votato misure ad hoc che si sono affiancate alla proroga – e con relativi rafforzamenti – delle ordinarie misure erogate dall’INPS.

Di fatto, non si può ignorare che le circostanze particolari abbiano contribuito a degenerare delle statistiche che nel Paese costituiscono da sempre un terreno minato: ossia, quelle sulla disoccupazione. Un vero tallone d’Achille, quando la lente si sofferma sulla disoccupazione giovanile. È per questo motivo che da diversi anni l’INPS dispone, in particolare per il lavoro dipendente, di una indennità di disoccupazione, detta Naspi, che si attiva in caso di licenziamento involontario. È richiedibile già dall’ottavo giorno dopo la cessazione del rapporto di lavoro. I percettori della Naspi, oggi, sono chiamati a ricevere, tra le competenze di aprile, il bonus una tantum da 150 euro, dopo la lunga trafila preceduta da lavoratori e pensionati. Per la disponibilità del credito, è possibile che non tutti riceveranno l’importo alla fine del mese; ma alcuni dovranno ancora attendere.

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