Anche i pensionati possono avere un bonus da 350 euro erogato direttamente dall’INPS: ecco cosa fare per ottenerlo
Gli ultimi anni non sono stati affatto semplici per gli italiani: prima la pandemia da Covid-19 ha messo in ginocchio il sistema sanitario ed economico; poi la guerra in Russia ed Ucraina ha portato all’aumento dei prezzi e dunque all’inflazione e all’aumento delle materie prime. Il risultato è stata la spesa più cara e bollette decisamente sopra la norma.
In questo difficile scenario socio – economico il governo Draghi e quello Meloni poi non hanno di certo lasciato al loro destino i cittadini ma li hanno aiutati economicamente tramite l’erogazione di bonus ed incentivi. Proprio in quest’ottica che rientrano i bonus antinflazione da 200 e 150 euro, destinati anche ai pensionati.
Il governo Draghi, attraverso i Dl bis e ter ha introdotto dei bonus per aiutare gli italiani a fronteggiare un periodo davvero difficile dal punto di vista economico e sociale. L’aiuto da parte del governo si è reso necessario per aiutare tutti gli italiani in difficoltà economica o, comunque, con un ISEE relativamente basso.
Tradotto in termini economici, il governo Draghi ha emanato un bonus da 150 euro e un bonus da 200 euro, entrambi “una tantum”, ovvero erogabili una sola volta in assoluto. Il bonus può essere richiesto da lavoratori dipendenti, autonomi, percettori di sussidi ed indennità varie oltre che pensionati.
Unico requisito per ottenere i due bonus è quello economico: per il bonus da 200 euro l’ISEE non doveva superare i 35mila euro, mentre per il bonus da 150 euro la soglia limite dell’ISEE deve essere di 20mila euro. I pensionati sono stati tra i primi a ricevere entrambi i bonus tra i mesi di giugno ed ottobre 2022. La domanda per ottenere i due bonus è scaduta lo scorso 30 aprile ma per i pensionati non tutto è perduto.
I pensionati che ancora non hanno ottenuto i bonus dopo aver inviato la domanda possono provare ad ottenerli presentando domanda di riesame sul sito dell’INPS. Se nell’apposita sezione dello stato della domanda c’è scritto “respinta” i pensionati possono cliccare sul tasto “chiedi riesame” inserendo una motivazione chiara e dettagliata dei motivi per i quali si chiede il riesame della domanda