Ancora problemi per il Reddito di Cittadinanza che anche nel mese che si sta chiudendo raccoglie difficoltà a danno dei percettori. i particolari
Mancano pochi giorni e anche il mese di aprile verrà presto archiviato. A stretto giro arriverà la tornata pensionistica che per i primi giorni di maggio di quest’anno si consumerà a partire da un giorno di ritardo (il 2 maggio) presso gli uffici postali. Il trattamento pensionistico erogato dall’INPS è soltanto uno, seppure il principale, strumento che costituisce ogni mese un’incombente priorità.
Il 2023, poi, si presenta sotto l’insegna di profondi cambiamenti che determineranno presto il corso degli effetti profusi da importanti misure economiche. Queste ultime, confermate con lo strumento della proroga dalla legge di bilancio, sono dunque garantite soltanto per la disponibilità finanziaria in corso d’opera. Di fatto, a sopravvivere a un’annualità di crisi economica, sono state l’Assegno Unico per le famiglie e il Reddito di Cittadinanza.
RdC aprile, problemi per molti beneficiari: in corso un blocco?
L’Assegno Unico e universale per le famiglie dei lavoratori, i pensionati e i percettori di indennità o sussidi, con figli minorenni o disabili a carico, è giunto finalmente alla seconda annualità di erogazioni, a partire da maggio al mese di aprile del prossimo anno. A parteciparvi quei nuclei i cui titolari hanno inoltrato la domanda entro il termine del 28 febbraio scorso; domande sia a titolo di nuovi richiedenti sia a titolo di rinnovo del sostegno.
Come è noto, sin dal primo mese di distrubuzione dei fondi destinati alle famiglie, vi sono, all’interno della estesa platea, i percettori di Reddito di Cittadinanza, al quale la regolamentazione previdenziale consente di cumulare le due misure. Per quest’anno le cose si complicano, dal momento che dal prossimo settembre, il RdC verrà affiancato dalla nuova “versione” chiamata MIA, la misura di inclusione attiva che subentrerà definitivamente al suo posto dal 1° gennaio 2024.
Mentre, sin d’ora, l’attuale RdC consta di sole sette mensilità di erogazioni (a meno che non vi siano a carico del nucleo over 60, minorenni e portatori d’handicap, per i quali i pagamenti vengono prolungati fino alla fine del 2023), si ripetono i continui disagi nel contesto degli accrediti. Per essere chiari, le lavorazioni di aprile non sono ancora iniziate; si potrebbe dire “causa” del festivo 25 aprile che procratinerà gli arrivi al 27. Pare piuttosto certo, sebbene la data non sia confermata dal Cassetto previdenziale telematico dei percettori.