Cosa succede al Reddito di Cittadinanza (RdC) di diversi percettori, avvisi da parte dell’Inps erogazione fermata
Nonostante queste siano le ultime fasi di vita del Reddito di Cittadinanza, non mancano controlli e verfifiche d parte dell’Inps. Infatti appare certo ormai un profondo rivolgimento della prestazione così come conosciuta da milioni di famiglie negli ultimi anni. Intanto si conferma la fine della prestazione per gli occupabili (dai 18 ai 49 anni di età) già dalla prossima stagione estiva.
Con luglio l’erogazione per queste percettori sarà interrotta. Mentre per i restanti titolari della prestazione (nuclei familiari con minori, anziani oltre i 60 anni e disabili) l’ultimo mese di beneficio sarà dicembre 2023. Per tutti comunque nuove prestazioni in vista con limiti e obllighi diversi dagli attuali, in attesa della conferma mediante il decreto lavoro in discussione al Consiglio dei Ministri.
Come accennato, i cambiamenti in vista non fermano i controlli. Sono segnalati infatti diversi casi di sospensione dell’erogazione, comunicati mediante avviso sul fascicolo personale dei beneficiari e confermati siccessivamente con l’invio si sms a diversi percettori. La motivazione più frequente per il mancato pagamento di aprile è l’invio non corretto o addirittura non effettuato del modello RdC Com – Esteso.
Questa certificazione serve a comunicare:
In mancanza di questo modello l’Inps blocca l’erogazione e si rischia anche di restituire l’indebito da quando si è verificato il fatto che fa perdere il diritto alla misura. Qualora avvengono fatti indicati nel modello RdC Com – Esteso si hanno 60 giorni di tempo dalla cominicazione via sms altrimenti esiste il pericolo concreto della decadenza dal diritto al beneficio con effetto reteroattivo, come detto.