Ci sono categorie di ex lavoratori che non ricevono la tredicesima mensilità, quali sono quelli che non la percepiscono
La tredicesima è una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta a fine anno a tutti i dipendenti con contratto nazionale di lavoro, ai pensionati comprese alcune categorie di assegni assistenziali. Ma tutti i percettori di prestazioni assistenziali e in genere gli ex lavoratori hanno diritto a questa misura?
Non si può dire che esista una regola valida per tutte le categorie che fruiscono di assegni di carattere assistenziale. Infatti in alcuni casi tali prestazioni sono erogate dall’Inps su 12 mensilità e non su 13. Comunque per rispondere alla precedente domanda si deve subito dire che vi sono categore di ex lavoratori che non percepiscono la tredicesima mensilità.
Ex lavoratori senza tredicesima
L’importo della tredicesima è inferiore a quello della retribuzione mensile per le trattenute detrivanti da tassazione diversa a cui è sottoposta, ma è ormai parte consueta della retribuzioni e delle pensioni a fine anno. In genere la percepiscono anche i pensionati, ex dipendenti o autonomi che siano, e delle categorie di fruitori di assegni assistenziali come ad esempio quello mensile di assistenza per invalidità civile, sulla pensione di inabilità totale, quello ordinario di invalidià.
Anche l’assegno sociale prevede la tredicesima mensilità. Tra le prestazioni di carattere assistenziale che non prevedono questa aggiunta a fine anno, ricordiamo l’indennità di accompagnamento e l’indennità di frequenza. Altre prestazioni assistenziali che non la prevedono sono la pensione di cittadinanza e la Naspi.
Ma c’è anche una categoria di ex lavoratori che non ha diritto a questo trattamento. Si tratta di chi fruisce della cosiddetta Ape sociale. Questa è una sorta di accompagnamento alla pensione, un’indennità garantita dallo Stato ed erogata dall’Inps per ex lavoratori in stato di difficoltà al compimento dei 63 anni. Le categorie interessate devono avere requisiti particolari per accere alla prestazione.
Sono disoccupati con almeno 30 anni di contributi versati; lavoratori, con almeno 30 anni di contributi, che assistono un parente di primo grado o secondo grado convivente disabile grave; invalidi civili almeno al 74 per cento e con 30 anni di contributi versati; lavoratori dipendenti con 36 anni di contributi che abbiano svolti lavori pesanti e gravosi, elencati dalla norma.
