Nuovo RdC, ufficiale: cosa accadrà dal 1 maggio

Dal 1° maggio novità in arrivo per il Reddito di Cittadinanza (RdC) nelle sue nuove versioni, ecco cosa accadrà

Reddito di Cittadinanza cambiamenti
Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Con l’inizio di maggio dovrebbe vedere ufficialmente la luce il decreto lavoro che, tra l’altro, segnerà l’avvio delle nuove iniziative pensate per prendere il posto del Reddito di Cittadinanza. Come noto questo è l’ultimo anno di applicazione della misura introdotta qualche anno fa, a partire dal gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza scomparirà anche per gli ultimi fruitori.

Nel frattempo le famiglie con anziani oltre i 60 anni, minori e disabili a carico potranno godere della misura, mentre per i cosiddetti occupabili dai 18 ai 59 anni la conclusione della prestazione ci sarà da luglio. Quindi la bozza del decreto in circolazione conferma le voci provenienti dalla maggioranza al governo.

Reddito di Cittadinanza le nuove prestazioni

Reddito di Cittadinanza cambiamenti
Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Secondo indiscrezioni la prossima riunone del Consiglio dei Ministri avverrà il 1° maggio e confermerà le voci che circolano sulle nuove misure. Queste saranno la Prestazione di accompagnamento al lavoro (PAL), destinata agli occupabili che perderanno il sussidio a luglio, erogata solo tra settembre e dicembre dell’anno in corso.

Poi ci sarà la Garanzia per l’inclusione (GI) per le famiglie con anziani oltre i 60 anni, disabili e minori della durata di 18 mesi con la possibilità di rinnovo per altri 12 mesi. Infine è prevista la Garanzia per l’attivazione lavorativa (GAL) per gli occupabili da 18 a 59 anni e della durata di soli 12 mesi senza rinnovo.

Quindi grandi novità che prevedono una certa riduzione della platea dei beneficiari della misura con l’abbassamento della soglia Isee e l’introduzione di più stringenti obblighi per l’avvio all’attività lavorativa. I dettagli devono essere definiti, ma scomparirà del tutto la possibilità di rifiutare un offerta del lavoro per la sospensione dell’erogazaione della prestazione.

Inoltre appare certa la riduzione degli assegni per gli occupabili, si parla di 350 euro al mese, con ritocchi anche ai parametri della scala di equivalenza calcolata per l’ammmontare del sussidio mensile di tutti i beneficiari. Quindi cambiamenti che dovranno essere verficati alla pubblicazione del decreto per avere un quadro complessivo dei nuovi interventi.

Non resta che attendere le decisioni definitive del Consiglio dei Ministri per valutare effetti e contorni delle nuove prestazioni e non sono da escludere notevoli differenze con le anticipazioni che circolano in questi giorni.

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