Fai molta attenzione a non sbagliare la data di scadenza per poter presentare la dichiarazione dei redditi: eccola
Attenzione alle date e soprattutto a non farvi sfuggire il calendario di mano: per chi deve fare la dichiarazione dei redditi, infatti, è importante non tralasciare nulla.
Scopriamo qual è dunque la data inerente alla scadenza per poter presentare la propria dichiarazione dei redditi e non rischiare delle sanzioni.
La data di scadenza per la dichiarazione redditi
Come prima cosa, cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando. Quando facciamo riferimento alla dichiarazione dei redditi, infatti, parliamo in poche parole di un documento contabile che deve essere presentato dal contribuente entro una data ben specifica e prestabilita. Il contribuente in questione può sia essere una persona fisica che una persona invece giuridica, e ha l’obbligo di comunicare al Fisco quelle che sono state le proprie entrare in modo tale da poter calcolare l’imposta corrispondente e procedere. Solitamente i soggetti interessati sono tutti coloro che hanno percepito un reddito da lavoro, che sia dipendente o autonoma, da pensione o ancora da terreni.
Ebbene sì, dunque: quando si parla della dichiarazione dei redditi c’è una data inerente proprio alla scadenza di presentazione che proprio non potete dimenticare o sbagliare. Si tratta, in linea generale, del 30 Settembre: tuttavia, essendo che quest’anno questa data cade di sabato e dunque non in un giorno utile, ci sarà un posticipo di qualche giorno. Avete dunque tempo fino al 2 Ottobre se rientrare tra i lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno l’obbligo di presentare il Modello 730/2023. E non temete: qualora non riuscite a recarvi di persona, non è un problema, perché dal 2 Maggio l’Agenzia delle Entrare renderà possibile svolgere questa procedura anche on line.
Questa data di scadenza di cui vi stiamo parlando è dunque molto importante: se dimenticate di presentare la vostra dichiarazione dei redditi, infatti, potreste andare incontro anche a delle sanzioni molto importanti e soprattutto noiose da gestire. In generale, dunque, la sanzione per omissione di presentazione da un minimo del centoventi per cento fino a un massimo del duecentoquaranta rispetto a quello che è l’ammontare delle imposte dovute. Ciò significa che si può applicare un imposta minima di duecentocinquanta euro. Attenzione però, perché si può rischiare la sanzione amministrativa ma anche una di tipo penale nei casi considerati più gravi.