È bene regolarizzare questi criteri appartenenti al vecchio contributo per garantirsi l’erogazione della nuova misura. Di cosa si sta parlando
Mancano pochi giorni alla quinta tornata pensionistica dell’anno in corso. I percettori del trattamento INPS – forse più di altri – sono coloro che maggiormente osservano dai loro cedolini i nuovi provvedimenti che il governo ha deciso in materia previdenziale, sebbene l’intera acquisizione delle modifiche richieda un gran tempo di assorbimento e di un’intensa iniziativa interna di ricalcoli.
Il mese che sta lentamente volgendo al termine è reputato, nel suddetto ambito, come il mese in cui solitamente l’INPS si dedica ad evadere le restanti situazioni debitorie nei confronti degli riceventi interessati, prodotte in larga parte nel corso del 2022, a causa di ritardi e da interruzioni nelle riscossioni avutesi principalmente con le frequenti verifiche sui profili reddituali ISEE.
RdC, se questa firma si perde la PAL
Pertanto, alcuni soggetti stanno incassando delle somme anche nel pieno dei cambiamenti di quelle stesse misure di aiuto economico che oggi si ripropongono nella vecchia versione sotto forma di conguagli e arretrati. Si sta parlando di strumenti che attualmente sono al centro del dibattito sociale, ossia l’Assegno Unico per le famiglie e il Reddito di Cittadinanza. Proprio a causa di alcuni di questi disservizi, l’aumento delle pensioni minime fino a 600 euro per gli over 75 si concretizzerà soltanto all’inizio di maggio.
Or ora si stanno palesando gli accrediti relativi all’AUU per competenze risalenti da settembre 2022 al gennaio-febbraio di quest’anno. Idem nel dare corso alle rate mancanti del RdC, nel momento in cui la misura sta subendo netti stravolgimenti. Dal prossimo settembre, ad esso si affiancherà la MIA, la misura di inclusione attiva, che subentrerà definitivamente al suo posto dal 1° gennaio 2024.
Si comincia a sapere che la MIA è soltanto un pacchetto di tre misure, le cui differenze sono legate all’idoneità al lavoro o meno: GAL (Garanzia per l’attivazione lavorativa), GIL (Garanzia di inclusione) e PAL (Prestazione di accompagnamento al lavoro). Quest’ultima è destinata a coloro che sin d’ora non godono più del vecchio RdC in base ai precedenti criteri; dunque, per loro vengono effettuate soltanto sette mensilità di erogazioni. Inoltre, il Centro per l’Impiego offrirà non più tre possibili proposte di lavoro ma una soltanto. Quest’ultimo passaggio si concretizza nel momento in cui l’utente ha sottoscritto col CpI un Patto per il Lavoro. Ebbene ancora oggi, molti percettori RdC non hanno firmato questo documento e devono dunque sapere che rischiano seriamente di non ricevere la PAL. Il problema sta nel fatto che il soggetto non può recarsi agli uffici per regolarizzare questa mancanza, bensì deve attendere la convocazione del Centro; per molti, la convocazione non è arrivata benché il RdC di cui sono titolari sta per scadere.