Ecco come una già importante donazione si può trasfomare in un solido investimento grazie al risparmio sulle spese fiscali. Di cosa si sta parlando
Dallo scorso anno, la crisi dell’energia è divenuta ben presto l’ennesima crisi che ha attraversato i cieli delle economie europee. Cupe nubi hanno oscurato anche il PIL nazionale dell’Italia, già fiaccato dallo stop produttivo dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e in fase di recupero con la ripresa, ma di nuovo a rischio recessione dopo che l’inflazione è passata da misuratore della crescita a fattore erosivo senza sosta dei redditi delle famiglie.
L’inflazione ha toccato in maniera contingente anche il settore immobiliare. Sì, perché ad essere investito da un rialzo inarrestabile che ora ha raggiunto le due cifre percentuali, non è stato solamente il potere di acquisto sul piano dei consumi essenziali e quotidiani, come può essere la spesa alimentare; ma in una visione economica più macroscopica, la rivalutazione sul costo del denaro e dei servizi.
In chiave europea, l’inflazione ha sovvertito il buon andamento dei tassi di interesse, e dunque, come è facilmente immaginabile, non sono rimasti indenni – per tornare nell’ambito immobiliare – gli interessi sui mutui. La tregua che ha preceduto lo scorso autunno è stata vanificata dal rialzo dei tassi operata dalla stessa Banca Centrale Europea, misura obbligata per contrastare la corsa inflazionistica.
Riportando queste vicissitudini sul piano delle esigenze dei singoli individui, che si traducono in desideri e sogni di uno spazio autonomo e di una propria casa, ciò ha provocato non poche difficoltà ad ottenere dei finanziamenti per l’acquisto di un immobile. Non si è potuto parlare di una reale crisi dei mutui soltanto perché i bonus fiscali sui mutui agli under 36 hanno riscosso un non ignorabile successo.
Ma che molti potenziali proprietari di immobili siano divenuti concreti affittuari è un dato di fatto. Qualche persona più fortunata avrà potuto beneficiare di una donazione immobiliare da parte dei propri genitori: d’altronde, la fortuna è purtroppo un aspetto collaterale alla mancanza – spesso – di redditi certi e solidi, oltre che di sufficienti finanze per onorare autonomamente un investimento. La donazione, oltre ad essere un aiuto concreto nell’immediato, potrebbe rivelarsi un aiuto irripagabile per il futuro: grazie al comodato d’uso gratuito. È valido sia un contratto in forma scritta sia in forma verbale, ma se scritto, occorre registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate. Tramite l’usucapione, l’iniziale diritto alla casa per un periodo che può essere ventennale, porta successivamente al passaggio automatico della proprietà. Soltanto a questa trasmissione, si comincerà a corrispondere le tasse annuali al Fisco.