Si avvicina la scadenza entro la quale richiedere il rinnovo di questa prestazione economica in soccorso di questi nuclei. Di cosa si tratta
È trascorso più di anno da quando le famiglie italiane hanno dovuto affrontare un’ulteriore prova di carattere economico; ed in linea più generale anche la politica e il sistema tutto della ricchezza nazionale. I tentativi di risollevare gli animi delle finanze fiaccate dall’improvviso incremento del costo della vita possono essere apparsi insufficienti, ma occorre considerare la severa partita doppia a cui sono sottoposte le precarie casse dello Stato.
Già a partire dalla emergenza sanitaria da Covid-19, il sistema economico del Paese è stato sottoposto ad una interruzione della produzione e della ricchezza interna senza precedenti in tempo di pace. Nonostante ciò, e nonostante l’Erario abbia sospeso per diversi mesi la riscossione dei crediti a titolo di tasse e imposte nei confronti dei cittadini, la ripresa immediatamente successiva ha prodotto un’accelerazione considerevole nel ristorare le finanze statali.
Certo, il sistema economico più elementare, ossia quello della famiglia, è stato considerevolmente toccato nei contesti più svantaggiati. Il passaggio dalla crisi sanitaria alla ripresa (non senza cicatrici nel tessuto sociale) e poi di nuovo una crisi che dall’energia ha contagiato ancora una volta il potere di acquisto e il sostentamento dei cittadini dei redditi meno abbienti ha esposto ad un’inflazione che ha costretto all’erogazione di sussidi economici straordinari.
Questi ultimi, in forma di bonus sociali soprattutto, si sono affiancati a misure economiche messe a disposizione dall’INPS nell’ambito non tanto del sostegno ai redditi da lavoro o da pensione (sebbene abbiano ricevuto trattamenti ad hoc) quanto piuttosto dell’aiuto in termini di sussistenza dei nuclei familiari a rischio di progressivo impoverimento e della perdita della capacità di risparmio.
La misura principale è rappresentata dall’Assegno Unico e universale per le famiglie di lavoratori, pensionati e percettori di indennità con figli minorenni o disabili a carico. Dal mese che sta volgendo al termine, si apre ufficialmente la seconda annualità di erogazioni dopo la proroga ufficializzata dall’attuale legge di bilancio. Gli assegni sono essenzialmente rivolti a chi ha presentato la nuova domanda o la richiesta di rinnovo quale vecchio percettore, entro la fine dello scorso febbraio. Da maggio dovrebbero dunque iniziare i pagamenti comprensivi degli arretrati prodotti dai ritardi. Inoltre, si possono ancora percepire gli Assegni per i nuclei familiari (ANF), destinate alle famiglie con a carico componenti che escludono la presenza di figli. Entro il prossimo giugno, gli interessati devono presentare la domanda, altrimenti gli attuali pagamenti verranno interrotti, nonostante i requisiti e l’ISEE valido. La domanda va presentata telematicamente al sito INPS. Il periodo di erogazione degli ANF è circoscritto da luglio a giugno dell’anno successivo.