Questi sono i lavoratori che non possono astenersi dal presentare al Fisco la dichiarazione dei redditi. Ecco chi sono e i motivi di quest’obbligo
Il calendario del Fisco, ovvero l’anno solare dell’Agenzia delle Entrate, non conosce soste, festività o ferie. Ogni contribuente, nel ruolo che assume in tale ambito, deve corrispondere la propria quota di trattenute ed esborsi, quale componenti solidaristiche nei confronti del mantenimento dello Stato. Anche il tessuto produttivo formato da aziende ed industrie di qualsiasi settore debbono contribuire cedendo una parte dei loro utili (se prodotti in Italia).
Sul piano dei cittadini, invece, l’impegno per numerosi individui inizia con un nettissimo anticipo: infatti, di fronte a scadenze che vedono la conclusione annuale del rapporto con l’erario intorno al mese di novembre, la ricerca nell’avere tutte le carte in ordine quanto prima, anzi già dal mese di aprile, è una necessità giustificata dalle procedure istituzionali indicate dall’Agenzia.
Modello 730, chi è obbligatorio a presentarlo
Insomma, l’impegno principale per singoli cittadini, o meglio, sia pensionati sia lavoratori, è rappresentato dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta di presentare, nel corso dell’anno, l’apposito modello debitamente compilato all’Agenzia delle Entrate, la quale provvederà, nel caso del credito di imposta, a rimborsare le somme tramite i cedolini pensionistici e le buste paga dei dipendenti.
Tra i crediti d’imposta che sollecitano l’interesse dei contribuenti vi sono le spese sanitarie, detraibili sia nel contesto del pagamento di visite e prestazioni private che nell’acquisto di farmaci o prodotti e strumenti di carattere medico-sanitario. Oltre ad altre tipologie, ai titolari verranno restituiti gli importi sino alle franchigie prestabilite. Le suddette spese e molte altre sono oggetto di quella compilazione più articolata che in genere è affidata ai CAF.
Coloro che hanno una situazione contributiva estremamente semplice, possono scaricare dal sito dell’Agenzia il modello 730 precompilato e una volta verificata la correttezza dei dati, inoltrarlo entro il 31 maggio 2023. Vi sono dei soggetti che non sfuggono all’obbligo di presentazione della dichiarazione, ossia possessori o meno di sostituti d’imposta, alle prese. con i conguagli 2022. Inoltre, i lavoratori che non possono prescindere dall’invio, previe sanzioni amministrative e recapito delle cartelle esattoriali, sono; i titolari di partita iva; coloro che hanno una certificazione unica e un’imposta superiore a 10,33 euro; i percettori di indennità INPS; i lavoratori dipendenti; chi ha percepito retribuzioni da privati (non sostituti d’imposta); coloro con redditi dove l’imposta sarà applicata separatamente e redditi da plusvalenza.