Come quantificare gli interessi che si pagano all’Agenzia delle Entrate in caso di debiti non saldati nei tempi giusti
Trovarsi con una cartella esattoriale e non pagare in attesa di procedere a rottamazione o definizione agevolata, o una delle procedure di pace fiscale, può essere vantaggioso se la norma prevede la cancellazione di sanzioni e interessi. In questi mesi se ne è molto parlato e i provvedimenti introdotti stanno coinvolgendo milioni di contribuenti. Comunque vale la pena ricordare che esistono dei tassi di interesse da versare in caso di debiti fiscali e che comunque bisogna tenerne conto.
Si parla di una legislazione stratificata nel tempo e molto frammentata, infatti non sono causuali i tentativi di riordinare tutta la materia, anche se con scarsi risultati. Infatti non hanno trovato applicazione con i decreti attuativi necessari. Oggi si applicano le disposizioni delle singole leggi sulle imposte e il decreto ministeriale del 21 maggio 2009, emanato in attuazione della legge finanziaria 2008.
La misura di questi interessi varia in virtù del tributo, della fase del procedimento di riscossione o accertamento, della modalità di adempimento (spontanea o coattiva). Le varie forme di prelievo prevedono quindi tassi diversi. Si può cominciare con l’interesse per ritardato rimborso delle imposte pari al 2% annuo, poi quello per la ritardata iscrizione a ruolo del 4% annuo, mentre gli interessi per dilazione dei pagamenti sono del 4,5% all’anno.
La lista continua con gli interessi per la sospensione amministrativa pari al 4,5% all’anno, poi quelli per i pagamenti rateali in occasione di dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto (iva) sono dovuti in misura del 4% annuo. Gli interessi per inadempimento dei pagamenti rateali dopo controlli formali e automatizzati sono del 3,5% annuo. Gli interessi sulla dilazione delle imposte di successione e donazioni sono del 3% annuo.
Gli interessi per ritardato pagamento variano a seconda delle fasi della procedura e del tipo di tributo e dei tempi di pagamento: dal 3,5% del pagamento dell’imposta di registro, di donazione, ipotecaria e catastale entro 60 giorni al 2,5% ogni semestre per le imposte sulle successioni e per le imposte ipotecarie e catastali, versate entro 60 giorni.
Ma non solo gli interessi di mora sono stabiliti dall’Agenzia delle Entrate, l’ultimo risalente al 2019 ha fissato questa cifra al 2,68%. Una materia quindi complessa che merita molta attenzione per evitare sorprese.