Quanto si spende per il riscatto della laurea in forma agevolata, ecco la cifra che si paga nell’anno in corso
La questione della pensione è centrale per ogni lavoratore e bisogna ffrontare la questione fin dall’inizio della propria carriera lavorativa. Non solo i lavoratori più anziani debbono preoccuparsi dell’ammontare del proprio assegno, ma anche i giovani soprattutto in in sistema conìme quello contributivo, in vigore attualmente, che dipende dall’ammontare complessivo dedicato alla previdenza in tutta la carriera lavorativa.
Tra le possibilità offerte per accorciare i tempi della vita professionale o aumentare l’importo dell’assegno vi è anche il riscatto della laurea, ma con costi notevoli per chi la sceglie. Gli elementi da tener presente sono diversi l’età del lavoratore, il reddito medio mensile e le conseguenze di un anticipo pensionistico sull’assegno pensionistico.
Va considerata poi l’inflazione che con il suo incremento negli ultimi mesi ha un peso notevole anche sui calcoli previdenziali. In parole povere riscattare la laurea in modo agevolato sarà più costoso nel corso del 2023. L’aumento è del 7,8 per cento per ogni anno di corso di università, raggiungendo i 5776 euro. Complessivamente per un persorso di laurea di 5 anni il riscatto costa 28882 euro.
Nel 2022 il riscatto costava 5360 euro per ogni anno di corso universitario. Con queste cifre è sempre necessario valutare attentamente la convenienza del riscatto per l’anticipo pensionistico. Per i lavoratori con età comresa tra 30 e 45 anni, non ci sono anticipi con contributi versati a partire proprio dai 30 anni e il beneficio economico è scarso.
Migliore la situazione per lavoratori sui 60 anni. In questo caso con contributi dai 30 anni si va in pensione a 67 anni e 3 mesi con un assegno più ricco di 178 euro mensili. Per valutare la convenienza del riscatto occorre considerare il rapporto fra età di pensionamento e assegno: se si anticipa la prima il secondo sarà più basso.
In genere il riscatto agevolato conviene soprattutto per i lavoratori dipendenti, con un risparmio rispetto alla forma tradizionale fino al 76 per cento. Per i redditi bassi il riscatto agevolato, ha in realtà un costo più elevato, che per gli autonomi arriva al 44 per cento. Per gli autonomi con reddito basso il riscatto tradizionale costa il 24 per cento in meno, mentre per i dipendenti il 33 per cento.