Quando avverrà il pagamento delle pensioni presso banche e istituti di credito, ecco la data da tenere a mente
Ci si avvia velocemente alla fine del mese e si avvicinano le scadenze dei pagamenti delle pensioni per milioni di italiani. Si tratta come al solito dei versamenti degli assegni mensili. In genere l’Inps rende consultabile per gli utenti il cedolino della pensione con qualche giorno di anticipo.
Basta connettersi alle pagine web del proprio fascicolo personale sul sito dell’Inps. Si accede mediante credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cie (Carta identità elettronica) e Cns (Carta nazionale servizi) e si può avere visione del cedolino del mese, contenente varie e importanti informazioni, non esclusivamente l’importo del’assegno. Un metodo efficace per tenere sotto controllo trattenute e conguagli in arrivo periodicamente.
Calendario pagamenti pensioni in banca
La conferma comunque arriva anche quest’anno: il pagamento avverrà in banca e presso gli istituti di credito a partire dal giorno 2 maggio, martedì. Simile disponibilità anche per chi decide di prelevare presso gli sportelli ATM. Come al solito il mese di maggio prevede un rinvio della disponibilità della somma al giorno successivo alla giornata del 1° maggio, festa dei lavoratori.
Simili rinvii avvengono sempre quando le scadenze coincidono con festività o il sabato, giornata non lavorativa per le banche. Le operazioni si rinviano alla prima giornata bancabile, in questo caso proprio martedì 2 maggio che seguirà il lungo ponte della festa dei lavoratori. Qualcosa di analogo per chi ritira la pensione presso altri istituti.
Avere ben chiaro quale sarà la data di pagamento della pensione può apparire un’inutile dettaglio, ma diventa necessario per chi dispone di risorse minime e deve necessariamente programmare le spese in base al regime delle entrate. Gli assegni pensionistici che si attestano sotto i mille euro sono ancora milioni, puroppo, e quindi la programmazione diventa una necessità.
A questo proprosito, si può sperare che i pensionati oltre i 75 anni con pensione minima trovino nel loro assegno di maggio l’incremento fino del 6,4 per cento, anche se la certezza si avrà soltanto con la consultazione del proprio cedolino. Questi aumenti, ricordiamo, erano stati promessi fin dalla legge di bilancio 2023, ma al momento non sono ancora giunti ai destinatari.