Come funzionerà il nuovo RdC, ecco la Garanzia per l’Inclusione (GI) che coinvolgerà le persone disabili e invalide
Come indicato dalla Legge di bilancio 2023, il Reddito di Cittadinanza così com’è stato formulato sta per scomparire. Nell’anno in corso è previsto della durata di soli 7 mesi per i beneficiari dai 18 ai 59 anni, mentre per le famiglie con disabili, minori e anziani oltre i 60 anni a carico la durata sarà fino al 31 dicembre.
Arriveranno nuove prestazioni con requisiti e limiti diversi per i beneficiari. L’effetto sarà una riduzione della platea dei fruitori del RdC. Infatti saranno abbassati i limiti Isee per l’accesso alla misura (attualmente 9360 euro), anche durata e possibilità di rinnovo saranno cambiate. Probabilmente saranno le Regioni a gestire le pratiche degli occupabili dai 18 ai 59 anni, nei Centri dell’Impiego locali, ma i dettagli sono ancora da chiarire.
Nuova misura per le famiglie con disabili e invalidi
Come detto il Reddito di Cittadinanza sarà diviso in 2 prestazioni separate con regole e soggetti interessati diversi, anche importi erogati e limiti saranno differenti. Per le famiglie con minori, disabili e anziani oltre i 60 anni di età, dal 1° gennaio partirà la Garanzia per l’Inclusione (GI). La prestazione sarà erogata su richiesta e coinvolgerà anche i nuclei familiari con componenti ai quali è stata riconosciuta una malattia che determina l’assegno per l’invalidità civile anche temporaneo.
Il limite Isee per l’accesso alla misura sarà di 7200 euro, mentre il reddito familiare dovrà essere inferiore a 6mila euro moltiplicato per il parametro di scala di equivalenza che sarà modificato con la nuova misura. Questi i dettagli dei nuovi parametri:
- 1, soglia base per il richiedente;
- 0,4 per i maggiorenni impegnati in compiti di cura (ossia figli sotto i tre anni o persone da accudire con disabilità grave o non autosufficienti). Altrimenti nessun punteggio aggiuntivo oltre a quello assegnato al richiedente;
- 0,15 per i minori fno a 3 anni di età, 0,10 per tutti gli altri.
Val la pena di ricordare che la Garanzia per l’Inclusione è un’integrazione al reddito fino a una certa soglia e l’ammontare della prestazione è fino alla soglia di 6mila euro (500 euro mensili) moltiplicata per il parametro. Ad integrazione ci sarà anche un rimborso per le spese di locazione pari a 280 euro al mese, come per il RdC.