Ecco in quali circostanze la casa ricevuta in qualità di erede legittimo può essere oggetto di pignoramento in presenza di pendenze. Di cosa si sta parlando
Tra i desideri che tendenzialmente ricoprono una certa priorità nella vita, specialmente se si è giovani, è la ricerca di uno spazio autonomo, di una propria abitazione; insomma, la proprietà (o anche semplicemente l’affitto) di una casa. Esso diviene un progetto già dal proprio status di single, ma certamente acquisisce un’indubbia urgenza se si divide l’esistenza con un partner.
Si tratta di una ricerca non sempre semplice; dipende dalle esigenze sorte al momento, ma non può prescindere dalle aspettative comuni. Specialmente, se si ha intenzione di avere dei figli, e dunque l’annessa constatazione che si avrà bisogno di spazio, comporterà una spesa oggi che non potrà non tenere conto del lungo termine o meno della scelta odierna. Come accade spesso, un affitto prelude ad un acquisto futuro.
La casa, data la sua importanza nella vita di ciascuno, è al centro di ogni discorso organizzativo, burocratico e di spesa; rappresenta quell’elemento che può eventualmente fornire un reddito a chi non lo ha. Su quest’ultimo ambito basti pensare all’esempio della morte di un familiare, la quale può produrre la trasmissione di beni verso figli e altri parenti, in particolare se privi di un sufficiente reddito autonomo.
Se i figli, come anche l’altro coniuge, possono acquisire la titolarità dell’abitazione ove ancora risiedono, come anche altri eventuali immobili producenti altrettante eventuali rendite. Nel caso di un’eredità, come spesso bisogna ricordare, non si ereditano soltanto beni, in seno al comportamento virtuoso del de cuius, ma si possono ereditare anche i debiti, una volta manifestata l’accettazione dei beni.
Oppure, la casa ereditata può essere o meno l’oggetto di pignoramento nei confronti dei personali debiti. I creditori possono rivalersi verso gli eredi, a meno che questo ultimi non abbiano accettato il bene con il beneficio d’inventario, limitando l’azione dei primi alla quota ereditaria. Senza tale beneficio, l’esecuzione forzata investe l’immobile come un bene personale; soltanto in regime di comunione di beni, il pignoramento può avere effetto sul 50% di un solo coniuge. Per i debiti dell’erede, nonostante l’eventuale comproprietà, il pignoramento sarà applicato alla quota di proprietà dello stesso, così come risponde con tutto il suo patrimonio presente e futuro.