Una volta superati i limiti, non è detto che scatti la foto della targa; a contare è il superamento dei margini di tolleranza esistenti. Di cosa si parla
Per un neo patentato, specialmente se molto giovane, ovvero appena compiuto la maggiore età, l’automobile è sinonimo di libertà, di dinamicità, di lunghi spostamenti (specie in compagnia di amici). Per questo, talune ragazze e ragazzi si appostano appena possibile all’autoscuola per iscriversi ad un corso di guida, utile per ottenere la patente B di guida. Una volta superato l’esame pratico, dopo quello della teoria, non basta altro che avere finalmente quattro ruote tutte per sé.
L’auto, infatti, diviene il regalo dei “diciotto anni”, della raggiunta maturità scolastica; appena in tempo per viaggiare nel corso dell’estate con gli altri compagni di bisbocce. Certamente la guida può essere un divertimento, deve essere un piacere; ma si tratta di un divertimento che va preso molto sul serio e che comporta continuamente un’assunzione di responsabilità per ogni metro quadrato d’asfalto che viene attraversato.
Tolleranza autovelox: la multa scatta oltre questi margini
La responsabilità alla guida non rappresenta soltanto un fatto personale: il comportamento personale deve rispondere di atti che non compromettano l’incolumità dei passeggeri e la sicurezza degli altri guidatori presenti con la propria auto nella carreggiata. Alquanto rappresentativo in tal senso è l’elemento di rischio principale quando si parla di condurre un veicolo; la tentazione principale per eccellenza: la velocità.
Sia nelle grandi e piccole città, quanto nelle strade provinciali o nelle autostrade, a monitorare che la pressione sull’acceleratore rappresenti un pericolo per gli altri vi sono i dispositivi autovelox, i quali erogano le multe ai conducenti incappati nell’eccesso di velocità. Talvolta, si percorrono tratti stradali dove i limiti sono davvero troppo bassi per non essere superati in assoluta sicurezza.
In effetti, il Codice della Strada ha recepito questa ed altre esigenze più “realistiche” imponendo dei margini di tolleranza, prima che l’apparecchio scatti l’istantanea della targa incriminata. Bisogna premette i limiti in vigore: 50 Km/h in città; 90 Km/h sulle strade extraurbane di tipo secondario; 110 Km/h su quelle extraurbane principali; 130 Km/h in autostrada. Questi devono essere rispettati da tutti i veicoli fino a 3,5 tonnellate; per veicoli di stazza superiore, come per i neo patentati, esistono limiti di velocità più bassi. In linea generale, però, si applica un margine di 5 Km/h fino a 100 Km/h; per le velocità superiori, lo sconto permesso è pari al 5% del valore eccedente. Fino a 10 Km/h di tolleranza, le sanzioni vanno da 42 a 173 euro; dai 10 a 40 Km, la multa oscilla da 173 a 695 euro. E ancora: da 40 Km/h a 60 Km/h in più, le sanzioni vanno dai 544 ai 2.174 euro; oltre 60 Km/h, da 847 euro, si toccano i 3.389 euro.