Cambiamenti in vista per il nuovo RdC: è infatti in arrivo la Pal, chi può rientrare e quanto percepire al mese, scopriamolo
Sembra proprio che, nel corso di questo nuovo anno, tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza proprio non riescano ad avere un momento di tranquillità. Sin da quando il 2023 ha avuto inizio, infatti, è stato sin da subito molto chiaro che le cose stavano cominciando a cambiare e con conseguenze anche molto drastiche.
L’obiettivo del governo Meloni, d’altronde, è molto chiaro agli occhi di tutti: ridurre le schiere dei percettori del RdC fino ad arrivare a una sua totale abolizione nel 2024. Ma se prima sembrava essere pronti ad accogliere la nuova versione “Mia” nelle nostre vite, sembra che adesso le cose siano nuovamente cambiate.
RdC, chi rientra nella Pal e quanto prende
Ebbene, il Reddito di Cittadinanza si appresta ufficialmente a lasciarsi alle spalle le modalità che abbiamo imparato a conoscere dal 2019 fino a oggi, per entrare in una nuova fase del tutto nuova e soprattutto rivoluzionaria. A partire dai prossimi mesi e anche nel corso del 2024, infatti, andremo incontro a una frammentazione del RdC che verrà ora suddiviso in ben tre fasce. Le prime due, Gil e Gal, rispettivamente rivolte ai nuclei familiari fragili (con soggetti disabili, minorenni od over 60) e coloro che rischiano l’esclusione dal lavoro.
Entrambe partiranno con il cominciare del nuovo anno, il 2024. L’ultima fascia, invece, è quella conosciuta anche come Pal, ovvero Prestazione di accompagnamento al lavoro e che sarà rivolta in particolar modo a tutti i cosiddetti occupabili già a partire dal mese di settembre nel corso del 2023. Vale a dire tutti coloro che sono considerati idonei alle attività lavorative, sia per questione anagrafica che per quelle che sono le loro possibilità fisiche e psicologiche. Attenzione però, perché ci sono alcuni “ma”.
Innanzitutto, questa nuova formula di RdC prevede non dodici mensilità ma solo sette per tutti coloro che sono occupabili e dunque rientrano nella Pal. Inoltre, diminuisce notevolmente l’importo che è possibile percepire, che scenderà adesso intorno ai trecento cinquanta euro mensili. Infine, non bisogna dimenticare che tra le misure considerate attive per fare richiesta vengono considerate anche il servizio civile universale e i lavori socialmente utili.