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Bonus e Incentivi

Nuovo ISEE, circola una fake news: cosa succede davvero

Queste sono le false notizie che circolano sull’attestazione del reddito familiare e qual è l’ambito dove le cose stanno davvero cambiando. I dettagli

ISEE (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le iniziative istituzionali di carattere economico devono in ogni caso rappresentare un bacino di cittadini individuato secondo un principio di equità, piuttosto che proporre un aumento generalizzato. Gli incrementi non possono che essere mirati, per prerogativa costituzionale, con le finalità di ridurre il divario finanziario e di possibilità di sussistenza tra i diversi ceti sociali.

Per questa ragione, il meccanismo dei bonus messi a disposizione dalla previdenza sociale deve rispondere a contesti emergenziali che mettono in pericolo un reddito di quelle famiglie più svantaggiate, oppure può consistere nell’attivazione di misure ordinarie per istituzionalizzare un sostegno sociale alle spese più a lungo termine. Su quest’ultimo fronte, si tratta solitamente di promuovere una pratica contestualizzata per un progresso collettivo.

Nuovo ISEE, fake news che nasconde le vere novità

ISEE (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nella fattispecie delle attività di sostegno economico svolte dall’INPS, gli strumenti attivati non vengono mai sottoposti ad un’erogazione “a pioggia”, indistinta. Sì, in effetti, anche se raramente, una misura può contenere dei tratti “universali”, ma non privi di un metro che regolamenta l’equità di un contributo in base al contesto. È il caso dell’Assegno Unico per le famiglie, giunto alla sua seconda annualità, in partenza dal prossimo maggio.

Riguarda uno contributo unanime nei confronti di quei nuclei familiari con figli minorenni o disabili a carico. Al riconoscimento dei requisiti, oggi raggiunto il termine di presentazione delle nuove domande o delle domande di rinnovo del 28 febbraio 2022, tutti possono ottenere l’assegno per ogni figlio; a fare la differenza è l’importo erogato, stabilito a fronte della dichiarazione ISEE del reddito familiare.

In questi giorni, varie testate nazionali stanno annunciando forti cambiamenti concernenti l’indice reddituale a carico di una famiglia: si annuncia di una vicina sostituzione con il quoziente familiare. Ebbene, è una fake news; nessuna conferma è arrivata dall’esecutivo. Ad essere invece l’effetto degli attuali lavori, è la riforma dell’ISEE in rapporto al Reddito di Cittadinanza. In sostanza, si sta ridefinendo il parametro della scala di equivalenza; attualmente gli indicatori sono così stabiliti: 1, persona sola; 1,57, due componenti; 2,04, tre componenti; 2,46, quattro componenti: 2,85, cinque componenti: 2,85; +0,35, per ogni altra persona sopra i cinque componenti. Grazie a questi paramenti, non solo si ottiene l’attuale RdC, ma si stabiliscono in tal modo le maggiorazioni a seconda del contesto familiare. Le attuali modifiche narrano degli indicatori sui minorenni, in cui si aggiungerà lo 0,15 per età sotto i 3 anni; 0,10 per tutti gli altri. Ciò avviene nel contesto della nascita del nuovo contributo MIA, che sostituirà il RdC dal 2024.

 

Pubblicato da
Roberto Alciati