Non molti lo sanno ma se apri una partita iva con la naspi, allora potresti ricevere una bella somma di soldi
Da tempo hai un sogno nel cassetto che fatica a decollare a causa della mancanza di supporto economico? D’altronde, è vero che sin da quando siamo piccoli ci viene detto che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma a volte sembra esserci una vera e propria voragine insormontabile a dividerci da quelli che sono i nostri desideri. Non tutti conoscono però un trucchetto che potrebbe aiutare tantissimi di voi ad aprire una partita iva.
Quello che molti sottovalutano o, purtroppo, spesso ignorano è che in realtà un aiuto non indifferente per aprire una partita iva e realizzare dunque un proprio progetto nel cassetto potrebbe essere dato proprio a tutti coloro che al mondo sotto in Naspi. Ovvero tutti coloro che percepiscono l’ormai ben conosciuto aiuto di indennità per la disoccupazione involontaria (quando, per dirla in parole povere, ci si ritrova a essere disoccupati o ancora a non vedersi rinnovato il proprio contratto a tempodeterminato).
Soldi, cosa succede se apri partita iva con Naspi
Ebbene sì, avete capito proprio bene: proprio se al momento percepire la Naspi, questo potrebbe permettervi in realtà di avere un aiuto non indifferente nel dare inizio finalmente a quel progetto imprenditoriale che prendere ormai da tempo polvere. Se dunque volete sapere come fare ad aprire una partita iva in queste condizione, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Tutto ciò che bisogna fare, infatti, è richiedere l’anticipo della propria Naspi, ovvero l’indennità di disoccupazione. In questo modo, richiedendo le mensilità rimanenti, non perdete la vostra indennità e anzi potete sfruttarla proprio per dare inizio finalmente alla vostra attività con tanto di partita iva.
A poterne beneficiare sono tutti coloro che hanno intenzione di aprire una partita iva per poter avviare un’attività autonoma, aprire un’impresa individuale, sottoscrivere una quota di capitale sociale o ancora sviluppare un’attività autonoma già avviata. Attenzione però, perché l’accesso stabilito decade nel momento in cui il soggetto in questione instaura un rapporto subordinato di lavoro: in questo caso, infatti, è obbligato a restituire l’intero importi utilizzato.