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Eredità tra moglie e figli: come funziona e come si divide

Ecco come viene spartito il patrimonio del soggetto deceduto quando gli eredi legittimi sono quelli più prossimi nella linea diretta. I particolari

Eredità (Foto Adobe – pensioniora.it)

Questo che si sta vivendo non rappresenta un momento particolarmente esaltante per le famiglie; in verità, non è per i cittadini in genere. È vero che nelle ultime settimane sono emerse prospettive ottimistiche circa i livelli economici delle bollette energetiche, ma certamente la società sta ancora metabolizzando un anno di pesanti rincari, aggravati da un’inflazione che ha eroso numerosi redditi domestici.

Tanto i redditi da lavoro quanto quelli pensionistici sono stati corroborati da una maratona di bonus emergenziali e da una manciata di misure di supporto economico a favore dei nuclei familiari, appunto. La proroga di alcuni essenziali strumenti previdenziali ha ridato un po’ di respiro a quei cittadini che hanno – in special modo – figli a carico. In fondo, tale contesto si inserisce in quelle che sono – per così dire – delle condizioni normali di famiglia.

Eredità tra moglie e figli, come viene suddiviso il patrimonio

Eredità (Foto Adobe – pensioniora.it)

In altri contesti, taluni eventi possono essere considerati più improvvisi di altri, lasciando strascichi a lungo termini (in certi casi), ma soprattutto effetti immediati. Le condizioni economiche del nucleo sono importantissime, come si può immaginare, per affrontare delle circostanze imprevedibili come la prima che viene in mente, per la quale nessun contesto casalingo ne è escluso: un lutto.

A seconda della condizione economica, gli equilibri economici, oltre che affettivi, vengono meno e spesso, per ripristinare uno status accettabile occorrono orizzonti temporali a lungo termine. Certamente, non se la passano bene quei componenti supertiti, il cui familiare defunto era titolare unico del reddito di famiglia; i primi, economicamente non autosufficienti, possono beneficiare, per il regolamento INPS, e se il de cuius percepiva di un trattamento pensionistico, di una quota del medesimo, chiamata pensione di reversibilità.

A meno che, a sostenere il futuro reddito, non vi sia di mezzo un’eredità, tra beni mobili e immobili. Come per la pensione di reversibilità, che il deceduto abbia lasciato le sue volontà scritte tramite testamento o meno, la grandissima parte del patrimonio viene trasmesso in primis all’altro coniuge e ai figli, ma la legge è in grado si regolamentare la successione fino al sesto grado di parentela, in base alle presenze e alle assenze dei familiari e dei parenti. In presenza del coniuge e di un solo figlio, i beni complessivamente vengono suddivisi 1/2 all’uno e 1/2 all’altro. Se i figli sono due o più di due, alla vedova spetta 1/3 del patrimonio, mentre i residui 2/3 vengono equamente spartiti tra i figli.

 

 

 

Pubblicato da
Roberto Alciati