Cosa cosa è indicato dalle leggi in vigore attualmente, è possibile escludere comletamente un figlio dall’eredità?
La legge regola e disciplina la materia relativa all’eredità cercando di fugare ogni dubbio. Ma la materia resta complessa per la casistica che si può incontrare e per le implicazioni che si hanno in situazioni del genere. Sono coinvolte questioni tanto materiali e pratiche di urgente importanza, quanto risvolti emotivi e psicologici.
Il Codice civile e la giurisprudenza disciplinano la materia con una gran mole di articoli e sentenze che forniscono molto informazioni su cui riflettere prima di prendere qualsiasi decisioni in merito a eredità e testamenti. Le procedure che seguono la morte di un soggetto e le sua eredità sono complesse, ma anche le scelte che si fanno in vita riguardo successione e testamento sono condizionate dalla legge.
Con la morte di un persona di apre la succesoine che può schematicamente descrivere in questo modo: con la presenza di un testamento del defunto si apre la successione testamentaria, con la persona che dispone dei suoi beni per il periodo successivo alla sua morte; con l’assenza di un testamento si apre invece la successione legittima dove è la legge a indicare quali sono le persone a cui spetta l’eredità.
Con il testamento tuttavia il soggetto non dispone totalmente dei suoi beni ma deve rispettare le cosiddette quote minime o quote legittime, indicate dalla legge. Il de cuis può disporre liberamente esclusivamente per la parte eccedente questa parte. La norma di legge prevede che coniuge, ascendenti e discendenti non potranno essere eliminati dalla successione per le quote di eredità legittima.
In altri termini un figlio non può essere escluso dalla quota legittima che gli spetta anche in presenza di testamento. Un figlio escluso dal genitore può impugnare il testamento davanti al giudice per lesione della quota legittima entro 10 anni dall’accettazione dell’eredità. Nell’ordinamento vi sono però delle eccezioni che prevedono la possibilità di escludere un figlio.
Ciò avviene se il figlio viene considerato indegno dal guidice e quindi automaticamente diseretato, per esempio in caso di falsificazione del testamento, in caso di omicidio o tentato omicidio del genitore, in caso di condanna per danni verso terzi con pene previste per l’omicidio e così via.